Martedì, 14 gennaio 2025


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domenica, 12 gennaio 2025 Aggiornato alle 09:30Presentazione libro

«Nostalgie», l’ultimo libro di Gianni Poletti

di Gianpaolo Capelli

Prima di Natale a Storo, in una serata organizzata dall’Associazione di Promozione Sociale “Il Chiese”, con la partecipazione del “Centro Studi Judicaria” la presentazione del libro postumo del professore storese

 

 

Dalle pagine di Vallesabbianews negli anni scorsi abbiamo sempre dato spazio ai libri pubblicati dal professor Gianni Poletti e anche in questa occasione per la presentazione postuma del suo libro “Nostalgie” del 20 dicembre scorso, andiamo a riprendere quanto ci scrive l’attuale presidente de “Il Chiese” Gianfranco Giovanelli che riveste attualmente la carica del fondatore Gianni Poletti.

 

“NOSTALGIE. Cartoline autobiografiche del mio Medioevo. Testimonianze storiche”, opera postuma di Gianni Poletti, è stato presentato venerdì 20 dicembre 2024  nella sala del municipio di Storo, in una serata organizzata dall’Associazione di Promozione Sociale “Il Chiese”, con la partecipazione del “Centro Studi Judicaria”, in dialogo con il giornalista già direttore dell'Adige Pierangelo Giovanetti e anche il neo presidente del Centro Studi Judicaria: il giornalista Giuliano Beltrami, tra gli interventi anche quello di Giacomo Radoani collaboratore del “Il Chiese”.

Il libro, ora acquistabile online sul sito internet www.ilchiese.it e in tutte le librerie, è una bella pubblicazione (vincitrice tra l'altro del quattordicesimo Premio Papaleoni 2023) con numerose fotografie dedicate alla vita dell’autore ed alla vita nel paese di Storo negli anni del secolo scorso, fortemente voluta dall’Associazione Il Chiese per ricordare la figura di Gianni Poletti, Fondatore e Presidente de Il Chiese fino al 2014, intellettuale, studioso, scrittore, amministratore pubblico, dirigente scolastico, figura di riferimento per la società e la cultura della Valle Giudicarie intera.

Grazie alle idee ed ai contributi del gruppo che negli anni 80 faceva riferimento all’omonima Cooperativa, nacquero iniziative innovative: la Scuola Musicale Sette Torri, I Corsi della Terza Età e del tempo Disponibile, la Rassegna teatrale, I corsi di Formazione per adulti, le gite culturali, un giornale come la Civetta; negli anni a venire da ricordare le oltre 130 pubblicazioni di carattere storico, scientifico e letterario dedicati soprattutto alle nostre valli.

L’opera attuale di Poletti è un'autobiografia dell'infanzia e della giovinezza del suo Autore, che si presta però a più livelli di lettura.

Il primo livello è quello autobiografico appunto; il secondo è storico, poiché nelle pagine si racconta di come siano stati quegli anni, dalla fine degli anni Quaranta ai primi anni Settanta: una storia in piena evoluzione specialmente economica.

Dal Medioevo appunto, condizione in cui si trovavano tanti paesi di periferia, trasportati in pochi decenni nell'età moderna, che significa industrializzazione rapida ma anche e inevitabilmente, stravolgimento degli aspetti sociali economici e religiosi che avevano caratterizzato fino a quel momento la vita di quei paesi, legata essenzialmente ai ritmi della civiltà contadina.

Tutto questo si intreccia con un altro livello, quello filosofico e spirituale che è il vissuto e l'esperienza dello stesso Poletti: la giovinezza in Seminario e la sua uscita dalla Chiesa intesa come istituzione, continuata poi in una continua ricerca filosofica e spirituale.

“Ho visto un cielo nuovo e una terra nuova”, cita spesso Gianni nel suo libro.

Il cambiamento, il divenire che molti filosofi e pensatori mettono al centro del mondo: le drammatiche evoluzioni – involuzioni dell’umanità e le sue imprevedibili conseguenze, ma anche l’incessabile speranza e fiducia, la tensione, l’energia. E noi pensiamo che questo sia il senso dei nostri tempi difficili: vivere nel mondo affrontando volta per volta le sfide complesse che ci stanno davanti, un percorso che non si conclude ma che proprio nella speranza trova un orizzonte per la vita.”

 

Dopo la presentazione del presidente Gianfranco Giovanelli, merita quando scrive nella sua introduzione del libro il professor Graziano Riccadonna, amico e estimatore di Gianni Poletti.

“Le nostalgie autobiografiche del mio Medioevo

Medioevo prossimo venturo è il fortunato libro dello scultore Roberto Vacca (1971) che descrive uno scenario futuro caratterizzato da una regressione della specie umana a un livello pre-tecnologico in un contrasto basato sulla povertà materiale e la lotta per la sopravvivenza.

La situazione raccontata e vissuta da Gianni Poletti (1939-2023) è specularmente opposta a questa visione: il richiamo al Medioevo viene da un livello tecnologico già avanzato, basato sulla “ricchezza” contemporanea, fatta di molta disponibilità materiale accompagnata però da enorme povertà spirituale.

Il titolo scelto per la sua ultima opera, premiata al XIV Concorso Giuseppe Papaleoni, Nostalgie, Cartoline autobiografiche del mio Medioevo, ha un significato pregnante se si pone mente all’ottica con cui l’autore si pone davanti al mondo contemporaneo, mondo caratterizzato da una sempre più frenetica corsa al progresso tecnologico in dispregio della stessa umanità.

Nòstos + àlgos, dolore al ritorno, sullo sfondo del cielo e terra nuova, quindi nostalgia!

Le cartoline si muovono nell’alone della seconda enciclica di Papa Francesco, Laudato si’, che richiama tutti alla cura della casa comune: più che un invito, un messaggio spirituale che vuol essere anche l’eredità escatologica dei cieli nuovi e delle terre nuove!

Gianni Poletti in questo libro che è anche il suo ultimo messaggio, vero e proprio testamento spirituale, passa in rassegna le ataviche tradizioni del popolo storese (e giudicariese) in una sintesi per certi aspetti encomiabile e unica: i ritmi erano lenti, quando il tempo sembrava essersi fermato (capitoli 1-15), la tradizione imperava con tutto il suo peso ma anche le sue “sicurezze”.

Nella famiglia matriarcale, dignitosa miseria, la contrada, le storie del nonno, il Dio tappabuchi, Santa Lucia e il presepio, per chi suona la campana, il bascar, un mondo pieno di giochi, responsabilità quotidiana, ritmi e parole della società agricola, la cooperazione, la madia della comare.

Nella seconda parte si passa al travaglio spirituale vissuto da Gianni, cambiando radicalmente lo stesso timbro e passando dal mondo stabile e dogmatico del Medioevo degli anni giovanili al mondo liquido di un cielo e una terra nuovi (capitoli 16-19).

Con il quindicesimo capitolo, “Nella fabbrica dei preti”, cambia la musica e il ritmo diventa frenetico, passando dal lento e inesauribile fluire delle tradizioni ataviche al ritmo sempre più frenetico dei tempi moderni: Tüch i fiùr i devènta fé!, l’età dell’industrializzazione del paese agricolo, allorquando crollano i bastioni dell’infanzia e le “sicurezze”, verso un cielo nuovo e una terra nuova, una autorealizzazione almeno agognata quanto sognata!

Un punto nodale dell’esperienza di Gianni Poletti è indubbiamente il travaglio spirituale che lo portò fuori dal seminario e quindi dalla sua primitiva vocazione sacerdotale, verso un nuovo status di studioso di filosofia e insegnante al suo paese di Storo, attraverso quel mondo liquido di un cielo e una terra nuovi di cui parla la seconda enciclica di Papa Francesco illustrando in modo magistrale la necessità del superamento dei mali contemporanei, derivati in buona sostanza dal costante deterioramento della qualità della vita umana.

Da saggio e avveduto maestro, Gianni vuole evitare in ogni modo che la sua rilettura del passato possa mai cadere in una distorta trasfigurazione: quindi distingue anche tipograficamente le sue riflessioni contemporanee scritte in corsivo da quello che quotidianamente ha fatto o pensato o vissuto, nel mondo passato o del Medioevo.

Riflessioni che sono un potente testamento spirituale:

Signore, prendi noi col tuo potere e la tua luce,
per proteggere ogni vita,
per preparare un futuro migliore,
affinché venga il tuo Regno
di giustizia, di pace, di amore e di bellezza.
Laudato si’!

 

In conclusione serata molto partecipata, dove i presenti hanno ascoltato con molta attenzione i relatori in un “escursus” molto approfondito e dettagliato sull’opera ultima del Professor Gianni Poletti.

Serata ripresa per Cedis Tv  di Storo da Capelli Videotecnica di Condino.

Un vivo ringraziamento va a tutti quelli, indistintamente, che hanno collaborato alla pubblicazione di “Memorie”, onorando con il loro impegno il ricordo e la memoria di Gianni Poletti: grazie.

 

Gianpaolo Capelli

 

foto 1 Copertina del libro “Nostalgie”

foto 2 Ricordando Gianni Poletti

foto 3 I relatori della serata: Pierangelo Giovanetti, Giuliano Beltrami, Gianfranco Giovanelli

foto 4 Intervento di Giacomo Radoani

foto 5 Il presidente de “Il Chiese” Gianfranco Giovanelli

foto 6 Il pubblico in sala

Esclusa la copertina le foto sono di Capelli Videotecnica di Condino


 

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