Si: perché  questo meraviglioso arbusto noto anche come la "rosa delle Alpi" vive appunto in alta quota ed io oggi ho camminato un paio d'ore con un ginocchio malandato per bagnare la mia lenza in uno splendido torrente alpino. Ma serve anche Pazienza, nell'avvicinarsi allo spot, nel mantenere la calma quando le trote non sono particolarmente collaborative, proprio come oggi causa portata elevata del torrente. 

Finalmente, vedo la prima trota inseguire il mio artificiale (classico rotante dorato del 3) ma non lo morde. Sembra apatica forse per la temperatura dell'acqua, ancora gelida causa neve presente poco più in alto. 

Probabilmente sarebbe opportuno aspettare ma qui scatta la Perspicacia, ovvero la prontezza di intuito: scorgo un rigiro d'acqua dietro un enorme masso che crea una piccola ansa a basso scorrimento; probabilmente il pinnuto può sostare in caccia senza spendere troppe energie. 

Tutto avviene in un attimo, la fario cattura praticamente al volo l'artificiale restituendomi un colpo secco in canna (mi avvalgo della prestazione di una comoda ultralight telescopica di 1,80m, perfetta per queste uscite di pesca in alta montagna). La livrea si intona perfettamente ai colori di questo inizio di estate. Foto di rito e rilascio immediato. 

Da lì a poco seguiranno altre splendide catture fin dove mi è stato possibile pescare, perché impetuose cascate mi hanno impedito di proseguire conservando così i loro preziosi tesori. Passione, Pazienza, Perspicacia in una parola: Pesca!

Alla prossima avventura....