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mercoledì, 2 ottobre 2024 Aggiornato alle 09:43Rotary Valle Sabbia

Il Rotary Valle Sabbia a Venezia

di N.B.S.

In occasione del centenario del Rotary Club Venezia, il sodalizio valsabbino si è portato in laguna per una visita culturale e solidale

Venezia e la Valle Sabbia sono legate indissolubilmente e non poteva essere che i soci del Rotary Valle Sabbia, presidente Lorenzo Keller, non visitasero a Venezia la mostra allestita per celebrare il centenario del Rotary Club Venezia, a tutt’oggi unico Club della città.

 

La mostra racconta il cronogramma degli eventi che hanno segnato cento anni di Rotary nella Magnifica Patria ed espone alcuni interessanti cimeli.

 

Il Rotary Club Venezia, infatti, è stato costituito il 16 dicembre del 1924, dopo la prima fase organizzativa maturata nell'autunno di quell'anno, mentre l'ufficialità giunse nella metà del mese di marzo 1925, quando venne rilasciata ufficialmente la "Charta" dal Rotary Internazionale.

 

 

Fu uno dei primissimi d’Italia, quasi un segno di amicizia e cooperazione fra l’Italia e gli Stati Uniti, grazie al suo primo presidente il Conte Giuseppe Volpi, al tempo Ministro delle Finanze e artefice della Mostra del Cinema. Giuseppe Volpi, assieme al Conte Vittorio Cini (che poi creò la Fondazione Giorgio Cini in ricordo del figlio perito in un incidente aereo) ed altri del “Gruppo Veneziano”, costituiva allora una parte cospicua della finanza italiana centrata a Venezia.

 

Dopo la visita, il gruppo di rotariani ha incontrato il Principe Giovanni Alliata di Montereale, nipote di Vittorio Cini, che ha accolto il gruppo nel Palazzo Cini sul Canal Grande, dove sono custodite opere d’arte della collezione di famiglia che vede fra le altre opere eccezionali di Piero della Francesca e Alessandro Botticelli, il Beato Angelico e Pontorno fino ad arrivare a Girolamo Romanino.

 

 

Prima di rientrare a Brescia, il gruppo è stato ospite anche dei frati francescani sull’Isola di San Francesco, dove frate Carlo del Deserto li ha condotti nella visita del convento che fu rifugio di San Francesco nel 1220, quando rientrò in nave dall’Egitto dopo aver incontrato il Sultano.

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