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mercoledì, 30 luglio 2014 Aggiornato alle 10:46Mostre

Spirito e materia di Pino Campanelli

di Redazione
Sarà inaugurata questo venerdì sera a Salò la mostra dell’artista bresciano con la presentazione delle opere che illustrano il percorso artistico intrapreso dal maestro

Il Settore Cultura del Comune di Salò è lieto di presentare la Mostra dell’artista bresciano Pino Campanelli “Nei dintorni dell’anima: tra spirito e materia”. L’esposizione, ospitata dall’1al 13 agostopresso le salette “Vantini” del Palazzo Comunale di Salò (Lungolago Zanardelli, 52), sarà inaugurata alle ore 19 di venerdì 1 agosto.

In occasione dell’inaugurazione alla presenza dell’artista e delle autorità locali, la dott.ssa Daniela Copeta, curatrice della mostra, presenterà le opere selezionate che illustrano significativamente il percorso artistico intrapreso dal maestro. Seguirà un rinfresco.
La mostra sarà visitabile fino a mercoledì13 agosto tutti i giorni dalle ore 10.00 alle 12.00 e dalle 16.00 alle 21.00.

Venerdì 8 agosto alle 18.30 sarà organizzata una visita guidata alla mostra e a seguire l’acoustic trio, gli “Erranti” si esibirà nell’esecuzione di musica folk e blues sotto il loggiato del palazzo Comunale.

La mostra intende illustrare la produzione pittorica o più correttamente “polimaterica” del maestro bresciano Pino Campanelli che, spaziando tra simbolismo e astrazione, sviluppa un dialogo personalissimo con materia e colore dando origine a opere essenziali ed equilibrate, musicali e armoniche.

Partendo da una formazione specialistica e da una profonda conoscenza delle esperienze artistiche del 900, nella propria indagine Pino Campanelli valorizza l’aspetto materico di tele e tessuti, carte e filamenti, resine e sabbie, materiali poveri e di riciclo. Decontestualizza e rimescola, ricompone colori e forme alternando toni sommessi e pacati a luci vischiose e violenti contrasti cromatici. Indugia nella descrizione di superfici piatte che talvolta suggeriscono rarefatti paesaggi reali o le loro poetiche proiezioni fantastiche.
Pino Campanelli ha fatto del viaggio una filosofia di vita e la lunga frequentazione di culture lontane, l’approfondimento e la conoscenza di realtà diverse si traducono nella sua opera in percorsi originali e poetici che invitano a sondare le profondità dell’anima abbandonandosi alla riflessione e al sogno.

È così che le preziose sovrapposizioni di garze e cotoni evidenziano trame misteriose che riconducono ai luoghi segreti della mente, ai paesaggi vissuti o immaginati, filtrati attraverso le stratificazioni del ricordo.
Preghiere, silenzi, armonie e ritmi musicali sembrano scaturire da linee, forme e vivaci cromie che inseguendosi sulla tela palesano le grandi passioni dell’artista. Grumosi impasti materici di colle, stucchi e colori invitano lo sguardo ad andare oltre la linea dell’orizzonte, oltre qualsiasi confine per librarsi liberamente nell’aria tersa e cristallina dove soventemente appaiono, come tramite tra terra e cielo, gli stilizzati aquiloni, a stento trattenuti da fili reali e tangibili.
La tensione dell’aquilone verso il cielo è avvicinabile all’aspirazione dell’artista che attraverso la sua opera, la sua personale poetica, prova a elevare, a innalzare negli spazi della bellezza e dello spirito l’intera umanità.
L’arte è un ponte verso l’ignoto, è comunicazione e partecipazione è ritrovarsi e riconoscersi parte del mistero dell’universo.

Pino Campanelli vive e lavora a Brescia. Dopo essersi diplomato come Maestro d’Arte a Castelmassa ha completato la sua preparazione frequentando l’Accademia di Brera. In seguito ha insegnato materie artistiche in alcuni istituti cittadini e organizzato corsi e seminari di tecniche pittoriche in Italia e all’estero. Dagli anni 80 si dedica esclusivamente all’arte e alla pittura ricevendo importanti riconoscimenti internazionali quali ad esempio: l’invito alla partecipazione al Salon d’Automne a Parigi o la commissione per la realizzazione di Murales e di pannelli a tema storico per il Museo della Rivoluzione all’Avana (Cuba).
Molte sono le mostre personali e collettive organizzate a livello mondiale, ma un particolare tributo al suo lavoro è determinato dall’esposizione permanente delle sue opere in prestigiosi musei di arte contemporanea: Catanzaro, Le Mans, Avana.

 

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