Lunedì, 28 aprile 2025


Banner
ValleSabbiaNews logoBanner


 

domenica, 27 aprile 2025 Aggiornato alle 08:00lutto

Ciao Antonio Piccinelli

di Gianpaolo Capelli

Si sono svolti ieri alle 14.30 i funerali di Antonio Piccinelli, novantadue anni, a Darzo nella parrocchiale di San Giovanni Nepomuceno

 

 

Chiesa gremita dove compaesani e tanta gente arrivata da fuori, Antonio era molto conosciuto per la sua attività di imprenditore, si sono stretti con affetto ai famigliari per l'ultimo saluto al loro congiunto Antonio.

 

Con Antonio Piccinelli se ne va un po di storia locale del 900 per quello che riguarda Darzo ma anche per il mondo imprenditoriale della Val del Chiese e non solo.

 

Antonio nasce in una famiglia patriarcale: sei fratelli e tre sorelle e negli anni cinquanta per riuscire a sbarcare il lunario o si emigrava o ci si inventava qualcosa,

I quattro fratelli Piccinelli: Luigi, Giovanni, Costanzo e Antonio nel 1954 in una piccola officina in fondo al paese di Darzo di fronte alla chiesetta di San Michele, iniziano la loro attività meccanica.

 

Nascono cosi le Officine Piccinelli che con l'intraprendenza, il lavoro assiduo e costante, ma molto importante l'unione dei quattro fratelli, li porterà a traguardi importanti, con l'apertura fine anni settanta di uno stabilimento l'”O.M.P.” nella zona industriale di Darzo e nel 1998 di uno stabilimento a Rovereto, dando lavoro anche ai tanti giovani che si affacciavano al mondo del lavoro.

Serietà imprenditoriali, rinnovamento tecnologico hanno portato i quattro fratelli a traguardi sempre più prestigiosi di cui ne raccolgono i frutti i figli e nipoti che continuano l'attività paterna.

 

Antonio era l'ultimo dei fratelli rimasti, con la sorella Agnese, e lui nella sua umiltà caratteriale ha lavorato sodo, come i fratelli, uniti per il bene dell'azienda.

 

Il parroco don Andrea Fava che ha celebrato il funerale ha voluto ricordare Antonio, come marito, padre e nonno, come uomo di spessore per il grande amore e dedizione verso i suoi cari: la famiglia per lui era tutto.

 

Legatissimo alla moglie Maria, originaria di Bondone.

Dopo il pensionamento,  Antonio che amava la natura e la montagna trascorreva lunghi periodi estivi in Faserno, la sua casa era aperta a tutti, legato da profonda amicizia con il farmacista Antonio Saglia anche lui amante della sua Faserno, divideva momenti di compagnia con lo “Spezial”.

 

Ritornando all'ultimo saluto ad Antonio, la corale Madonna dell'Aiuto, diretta da Camillo Berardi, di cui fa parte anche il genero Graziano Beltrami, ha onorato la celebrazione con i canti religiosi.

La preghiera dei fedeli è stata letta dalla nipote Jessica Beltrami e il saluto finale al nonno breve e commosso l'ha dato la nipote Daniela Alicanti.

 

Permettete un ricordo personale di chi scrive.

I fratelli Piccinelli negli anni 50-60 parallelamente al lavoro in officina svolgevano anche l'attività di tassisti con la loro grossa 1400 Fiat.

Spesso Antonio ci portava in collegio a Trento e tale partenza per noi ragazzi che dovevamo stare lontani da casa per tre mesi era piena di nostalgia e tristezza e Antonio amante della musica cercava di tenerci su di morale con qualche canta, le cose andavano meglio quando veniva a riprenderci per le vacanze di Natale e Pasqua, allora eravamo noi a cantare con lui.

 

Ciao e grazie Antonio, uomo sempre sorridente, gentile e affabile con tutti: era nel tuo d.n.a.

 

Sentite condoglianze ai famigliari.

 

Gianpaolo Capelli

 

foto 1 Antonio Piccinelli

foto 2 Antonio con la famiglia.

foto 3 Antonio con la moglie Maria 

foto 4 Antonio nel suo stabilimento

foto 5 Antonio contadino

foto 6 i funerali di Antonio nella chiesa di Darzo.

 


 

Leggi anche...