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lunedì, 29 novembre 2021 Aggiornato alle 09:07Eventi

A Vestone il centenario della nascita di Mario Rigoni Stern

di red.
Un’intera giornata per celebrare il centenario della nascita dello scrittore è stata quella organizzata sabato scorso nel comune valsabbino

L'evento, voluto dal Comune di Vestone, dall’Accademia olimpica di Vicenza e dall’Ateneo di Salò, ha avuto l’avvallo del Comitato nazionale per il centenario della nascita di Mario Rigoni Stern.

Ad aprire l’interessante e coinvolgente giornata è stato il convegno «Sui sentieri di Mario Rigoni Stern», moderato da Alfredo Bonomi. Dopo i saluti istituzionali portati dal sindaco di Vestone Roberto Facchi; dal delegato alla cultura dell’amministrazione vestonese, Enzo Pirlo; dall’assessore regionale Stefano Bruno Galli; dal presidente dell’Accademia olimpica di Vicenza, Gaetano Thiene, e dal segretario dell’Ateneo di Salò, Andrea Crescini, sono seguite le relazioni.

Il primo a intervenire è stato lo studioso Giancarlo Marchesi che, con l’intervento dal titolo «Sui sentieri della memoria: Mario Rigoni Stern e Vestone», ha tracciato i rapporti tra il grande narratore e la comunità vestonese: dalla prima visita del 1974 al conferimento della cittadinanza onoraria, all’amicizia con il farmacista Felice Mazzi.

Lo storico Paolo Pozzato ha invece intrattenuto il pubblico approfondendo l’operazione «Barbarossa» lanciata dall’alleato tedesco contro l’Unione Sovietica e il ruolo italiano a fianco dell’esercito germanico.

È poi seguita la relazione del filologo Giovanni Pellizzari che ha tratteggiato un quadro tanto geografico quanto storico dell’altopiano di Asiago, terra natale di Rigoni Stern. Ha chiuso il convegno Giuseppe Mendicino, biografo ufficiale dello scrittore, che ha illustrato la figura umana e le fatiche letterarie del narratore asiaghese con l’ausilio di due suggestivi filmati.

Nel primo pomeriggio il sindaco di Vestone e una nutrita delegazione di alpini della sezione Monte Suello hanno deposto una corona d’alloro, benedetta da don Bernardo Chiodaroli, al monumento ai quattro battaglioni Vestone, Valchiese, Monte Suello e Monte Cavento. Tutta la cerimonia è stata all’allietata dalle note del corpo musicale di Vestone «Renzo Betta», diretto dal maestro Marco Gabusi.

Lo stesso corpo musicale ha poi tenuto un coinvolgente concerto nella chiesa parrocchiale vestonese, che ha avuto come filo conduttore le pagine più note e suggestive del capolavoro rigoniano, «Il sergente nella neve».

Ha chiuso la lunga e intensa giornata vestonese una toccante esibizione del coro alpino «Mario Rigoni Stern Valsabbia - Valtenesi» diretto dal maestro Paolo Pasini. Il concerto di canti, inni e salmi è stato presentato da Bepi De Marzi, autore del canto-preghiera «Il Signore delle cime» e fondatore del coro «I Crodaioli». Il maestro De Marzi, al termine del concerto, ha poi voluto regalare al numesroso pubblico presente l’esecuzione all’organo del suo famoso canto-preghiera di ispirazione popolare composto nel 1958.

L’amministrazione comunale vestonese, al termine del concerto, ha voluto omaggiare il maestro De Marzi con un’opera dello scultore Lino Sanzeni, nel ricordo dell’amico Mario Rigoni Stern, al quale è stata dedicata l’intera giornata.


 

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