Luci d’inverno
Natale, auguri e furti, la scossa di terremoto, presepi e pastorelle, Alpini a scuola, bambini al Salone, La Faita per i nonni, magico Nick Blaze, Manuela Bonacina racconta, 4 compleanni e due ricordi
1) Non so se vi siete accorti, ma pur tra guerre, attentati e femminicidi è ancora Natale. C’è qualcosa del Natale che ci riporta indietro nel tempo, ai nostri ricordi, ai nostri sogni, a quando eravamo bambini. C’è questo bellissimo annuncio dell’Angelo in dialetto (gli angeli, si sa, parlano tutte le lingue, anche il bresciano):
“Braa zent, doca, sintì. Come sö en ciel ghè scritt, Maria e el sò marit i ghà ait ön bel pitì. L’è töt biond e risulì. L’è nasitt en d’öna stala, endoe no i suna né i bala. E l’è lé col fret che fa, che el continua a sgambetà. La sò mama el la cucùla, el bubà el la cunsula. Zö dal ciel vè el nos Signur, ria per töcc el Redentur, piè de Grasia, el cör en mà, e ‘na crus nel sò dumà.”
Molta gente è triste nei giorni delle feste. Si vedono gli altri fare i regali, andare a pranzo di qua e di là, paiono tutti felici e contenti. Ma sarà poi vero?
E poi: come non pensare ai bambini che in questo momento stanno soffrendo? Nei loro occhi c’è tutto il dolore del mondo. Spero e prego che noi grandi diventiamo migliori. Qualche Natale fa l’amico don Paolo Goffi mi aveva mandato questo scritto:
“Gesù potrebbe essere:
* un extracomunitario perché è un palestinese
* un emigrato in Egitto perché perseguitato politico e religioso fin dalla nascita
* uno senza permesso di soggiorno
* un ebreo di nascita e ricercato per essere eliminato
* un fuorilegge perché clandestino e ricercato dalla polizia
* poteva essere un poco di buono perché figlio di una ragazza madre
* un oppositore al potere religioso e politico che è stato ammazzato per vilipendio alla religione
* un povero dalla parte dei poveri che deve essere eliminato
* un laico, credente controcorrente
* uno poco raccomandabile perché frequenta peccatori, lebbrosi, prostitute
*....ma è Dio perché “i miei pensieri non sono i vostri pensieri, le mie vie non sono le vostre vie” (Isaia 55,8)”
Buon Natale. A chi si sveglia col sorriso. A chi spegne lo smartphone per fare due chiacchiere. A chi si alza presto per aiutare un amico. A chi ha l’entusiasmo di un bambino. A chi vede nero solo quando è buio. A chi non aspetta Natale per essere più buono. A chi è solo. A chi è lontano. A chi non si sente amato. A chi non ha lavoro. A chi non crede più in niente. A chi è in un letto d’ospedale. A chi non ha nemmeno un letto. A chi è anziano e solo e aspetta solo di morire. A chi tira avanti la baracca ogni giorno. A chi ha crede ancora nei sogni e nella poesia. A chi dona qualcosa agli altri. A chi vive la propria vita ogni giorno, semplicemente. A chi vorrebbe tanto riabbracciare il proprio figlio lontano. A chi vorrebbe un figlio e non può averne. A chi adotta un bambino. Sereno Natale a tutti, e come canta La Faita “Natale che passa Natale che viene, volemose bene, volemose bene”. Non perdiamo mai la speranza!
2) Sabato pomeriggio scorso come “regalo” io e mia moglie abbiamo avuto i ladri in casa. Porte rotte, cassetti aperti, tutto sul pavimento, quadri spostati per cercare casseforti inesistenti (forse mi hanno scambiato per il miliardario Musk…). Abbiamo chiamato i carabinieri: è intervenuta una pattuglia dalla grande professionalità e cortesia. Massimo Faini, amico di nostro figlio, è corso ad aggiustarsi le porte rotte. Il giorno dopo, quando ho sporto denuncia al gentilissimo carabiniere Salvatore, mi è stato confermato che di questi tempi accade spesso di essere vittima di furti. C’era anche una signora di Sopraponte, pure lei vittima dei ladri, accompagnata dalla bella nipote (mi ha detto che è una mia fedele lettrice). Per consolare mia moglie le ho detto che sarebbe stato peggio subire un incidente. Ai ladri non so cosa augurerei, come minimo di avere la stitichezza nei giorni pari e la dissenteria nei giorni dispari, ma poiché Gesù ci ha insegnato che bisogna perdonare tutti “perché non sanno quello che fanno” (anche se lo sanno benissimo…) mi limito a dir loro di smetterla e di cambiare vita. Molti anni fa, quando nostro figlio era piccolo, al ritorno da una cena con amici avevamo scoperto la visita dei ladri che hanno messo la casa sottosopra. Tutte le notti al minimo rumore mi svegliavo di soprassalto e scendevo le scale con in mano un ferro da stiro (arma letale…). Dopo un po’ di mesi, leggendo le denunce dei redditi, ho scoperto che io -semplice maestro- avevo un reddito superiore a molti benestanti del paese, e allora ho pensato: “Vuoi vedere che sono Paperon de’ Paperoni?!” E invece sono simile a Paperino, e me ne vanto!
3) Martedì notte alle ore 4.02 c’è stata una lieve scossa di terremoto con epicentro Paitone e Marzatica. Come ha scritto “Vallesabbianews”, molti non l’avranno neanche sentita durante il sonno, ma le persone più sensibili hanno avvertito un leggero tremore. Io, che sono sensibile, l’ho sentita, ed ho pensato: “Non saranno mica i ladri di nuovo?!”. Volevo avvertire la mia attuale moglie ma la “ronfaa che l’ira un piazér vidìla”, e allora mi sono riaddormentato.
4) In questi giorni i nostri paesi sono abbelliti da presepi grandi e piccoli: a Gavardo ce ne sono molti, e siete tutti invitati ad ammirarli. Quest’anno torna il suggestivo Presepio Vivente in via San Pellegrino 4, intenso e ricco di spiritualità, grazie alla passione ed alla dedizione della Prof.ssa Nicoli. “La rappresentazione della Natività nella Corte Rinascimentale” si terrà nei giorni 25, 26 e 29 dicembre, 1 e 6 gennaio dalle ore 17 alle 19. Il giorno dell’Epifania, dalle ore 16, è prevista l’adorazione dei Magi con corteo itinerante fino alla Chiesa di Santa Maria.
E poi c’è il presepio di rara bellezza del Borgo del Quadrel, giunto alla 32^ edizione e che da sempre richiama migliaia di visitatori. L’amico Sandro Cavagnini mi informa che quest’anno sarà ambientata in Palestina: una cinquantina di volontari dell’associazione stanno lavorando da mesi nella piazzetta attigua a via Fornaci. Il Presidente del Borgo del Quadrel, l’amico Caio Andreassi, ha detto: «Abbiamo voluto ricordare la terra dove duemila anni fa è nato ed ha vissuto Gesù: la stessa terra oggi purtroppo funestata dalla guerra e dal dolore che ogni guerra porta con sé. È questo il nostro piccolo, ma profondamente sentito gesto di vicinanza a una popolazione che soffre, una testimonianza di pace che, ne siamo certi, sarà condivisa da tutti». Il Presepe verrà inaugurato a Natale dopo la Messa di mezzanotte e rimarrà aperto fino al 12 gennaio, nei giorni feriali dalle 15 alle 19, nei festivi dalle 10 alle 12 e dalle 14 alle 20. Negli stessi orari nella stupenda Chiesa di San Rocco si potranno visitare sia la mostra di presepi (diorami) realizzati da alcuni presepisti italiani e curata da Antonio Floris, sia “L’arte del ferro battuto” con le sculture di Raimondo Bignotti (“Fabbro Ray”).
Davvero speciale è il 26° “Presepe de Santa Maria” nella straordinaria Chiesa di Santa Maria degli Angeli, che sarà inaugurato a conclusione della Santa Messa di Mezzanotte. Era stato ideato e realizzato con grande perizia e cura dei dettagli nel 1998, presso il cortile della loro casa da Federico e Silvano Baronchelli, insieme a Giorgio Facchetti e ad un gruppo di amici. Da quando Silvano è salito in Paradiso a soli 49 anni, il 28 novembre 2000, Federico a quel capolavoro si dedicava per mesi interi per ricordare suo fratello. Il presepio di Federico e dei suoi amici ha sempre attirato centinaia di persone, meravigliate non solo dalla sua bellezza, dalle musiche celtiche, dalla cordialità (accompagnata da ottimo vin brûlé) ma anche dai messaggi scritti accanto alle statuine, alle casine ed alla neve finta… Dal 2016 il poetico presepe si è trasferito presso la Chiesa di Santa Maria ed ora viene allestito dai giovani dell’Oratorio. Aperto dal 25 dicembre dopo la Messa di Mezzanotte. Orari: Natale 16-19.30, S. Stefano, domenica 29, Capodanno, Domenica 5 gennaio ed Epifania ore 15-19.30. Ora Federico, colto purtroppo tempo fa da grave malattia, si trova presso Casa San Giuseppe. Mi piace citare le parole che mi scrisse anni fa in occasione del Natale: “Noi siamo, purtroppo, divenuti seguaci di una religione che ama le cose e scorda le persone. Buon Natale a chi sa fare dell’attenzione un’arte. Di ogni poesia puoi farti una rondine. L’importante è che sia piegata ad arte. Proprio di ogni poesia, anche se non riuscita. Poi col pensiero vai e mettici il cielo. Il principio attivo dell’amore è la generosità. Con la capacità di far sentire l’altro accolto, compreso, accettato. Tutto ciò che non arriva all’altro non esiste. Tutto ciò che non sappiamo far vivere comunicare e trasferire, somiglia a una piccola morte. Ogni sensazione o sentimento che non può respirare, che non può evolvere, diventa amarezza. Tutto ciò che non è spontaneo e reciproco, lentamente scompare.” Grazie, Federico! Ti vogliamo tutti un bene dell’anima!
Non posso dimenticare le tradizionali Pastorelle Gavardesi, una decina i gruppi che si formano prima di Natale, per cantare le pastorali per le strade e nelle case. I pastorelli li potete riconoscere dalle barbe folte che crescono in dicembre… e se li ospitate, non disdegnano panettoni, pandori e “sacre” libagioni. La mia grande amica Paola Lombardi e la sua vulcanica mamma Maria preparano sempre una squisita trippa, talmente prelibata che i suonatori alla fine leccano le fondine. E poi dicono “Fàm de atùr, sét de sunadur”…
A proposito: nel presepio di casa mia Gesù Bambino è arrivato in anticipo di una settimana (parto prematuro?). Mi sa che come al solito i Re magi non riusciranno ad arrivare all’Epifania: mia moglie avrà messo via tutto e pulito con l’aspirapolvere. Poveri Re Magi, troveranno solo il deserto…Ah, le fómne!
5) C’erano anche i mitici Cèco Maioli e Pierino Guatta nella bellissima iniziativa degli alpini gavardesi che sono stati invitati alle scuole medie di Gavardo, intitolate al capitano Giuseppe Bertolotti, chiamati in particolare alla Professoressa Michela Pasini organizzatrice dell’evento. In sessioni di un’ora vari alpini (tra cui l’amico Gianpietro Facini) hanno spiegato ad una decina di classi i valori di amicizia, solidarietà e fratellanza che rappresentano l’anima degli alpini, che da sempre si manifesta soprattutto attraverso il volontariato. Cèco e Pierino hanno raccontato ai ragazzi la loro toccante testimonianza nel volontariato alpino. Tra l’altro gli alpini gavardesi hanno allestito un magnifico presepio presso la Scuola Materna. Bravi!
6) E bravi anche alunni e maestre delle classi quarte delle Scuole Primarie (3 dell’Istituto comprensivo di Gavardo, 1 di Sopraponte e 2 della Parrocchiale) che lunedì hanno partecipato (per il Progetto “Senza andar lontano”) alla breve storia del teatro Salone Pio XI da me raccontata insieme al simpaticissimo “aiutante” Filippo Bonvicini. Dopo di me si è esibito il grande Mago Max Pascal, l’amico Adriano Busi, mediante giochi di prestigio con le colombe e coinvolgendo i ragazzi.
Grazie alla Vicesindaco Ombretta Scalmana, a Daniela Bertoldi, alle bibliotecarie, a Cargnoni Alessandro fratello dell'amico Giancarlo, a Marilena Mangiarini, alla mamma di Filippo, alle brave maestre ed agli educatissimi bambini!
7) Gli amici del Coro “La Faita” allieteranno nonne e nonni cantando lunedì alla Casa di Riposo “La Memoria” e martedì a Casa San Giuseppe dopo la Messa delle ore 16.
La corale di Gavardo è stata fondata nel 1966 ed è diretta da circa 50 anni dal maestro Valerio Bertolotti. Nel 2026, tra poco più di un anno, la corale “La Faita” potrà festeggiare il 60° di fondazione. Lunga vita ai cantori, che portano gioia ed emozioni a tutti noi!
8) Sulle ali della magia, vola sempre più in alto sul podio dei grandi artisti Nicola Avanzi, in arte Nick Blaze (prestigiatore illusionista) professionista nonostante i suoi 25 anni. Reduce dal trionfo all’ultimo Congresso dei maghi tenuto ad Abano Terme Nick si è classificato al 2° posto al campionato Italiano di magia, e qualche mese prima aveva ottenuto un 7° posto agli Europei nella categoria Stage Magic.
La sua carriera artistica, iniziata all’età di 14 anni grazie agli insegnamenti del suo mentore e insegnante Max Pascal (pure lui gavardese con più di 50 anni di dedizione all’arte magica e per anni vice presidente e segretario del 1° club magico Bresciano La Corte dell’Illusione), Nick è reduce da una settimana intensa di spettacoli dove ha trionfato con il suo numero con le colombe (numero che ha avuto elogi e consensi anche ai recenti congressi magici dai giudici internazionali) a Livorno con due spettacoli e a Brescia per i Lions Club. Nick Blaze chiuderà il 2024 con uno spettacolo a Pontedilegno per poi iniziare il 2025 nei migliori dei modi: dal 3 al 6 gennaio si esibirà tutti i giorni e con due spettacoli. L’ultimo giorno al Teatro Manzoni di Milano sarà ospite nel Festival della Magia presentato e organizzato dal celebre Raul Cremona: ci saranno anche Nestor Hato dalla Francia, Mag Edgard dalla Spagna, la maga Dion e I Carillon duo cominci famosissimi e pluripremiati a livello internazionale. In primavera Nick riprenderà il tour 2025 con il suo spettacolo “SOGNA” (sold out al Politeama di Manerbio) con nuove grandi illusioni e tante sorprese per gli spettatori. Spettacoli anche a Verona il 18 aprile al Teatro Alcione, a Milano al Teatro Martinitt il 26 aprile e al Teatro Sociale di Brescia il 17 maggio. Novità dell’ultima ora! Nick è stato ingaggiato quale ospite per il gala al prossimo congresso dei maghi che si terrà ad Abano Terme a settembre: sarà a fianco delle più grandi star internazionale provenienti da tutto il mondo. Per gli appassionati dell’arte magica è possibile seguire le attività di Nick Blaze sul suo sito: www.nickblaze.net
9) L’amica Manuela Bonacina mi scrive da Sabbio: “Caro John, probabilmente i ricordi si sono fatti molto intensi in questo periodo e ho ricordato la mia Santa Lucia. O non scrivo per decenni o mi parte la penna facile... só mia a posto!” Cara Manu, non sei mai stata completamente “a posto”, è per questo che piaci: non cambiare mai!
“Io non so voi ma da quando sono mamma il giorno di Santa Lucia è diventato uno dei giorni più faticosi dell’anno. Bisognerebbe prendere l’aspettativa per girare per nonni, zii effettivi, zii acquisiti, parenti fino all'ottavo grado per raccogliere l’infinità di doni ricevuti. Ma c’è stato un tempo in cui non è stato proprio così...
La notte di Santa Lucia....che bella... la notte più magica dell’anno!
Notte di sogni e di adrenalina sotto le coperte aspettando un sonno che per colpa dell’emozione tarda ad arrivare. Se poi arriva da fuori ancora qualche lontano scampanellio l’emozione si amplifica pensando all’asinello che traina il carretto colmo di giochi e dolci e Lei, la Santa, che passa di casa in casa assaporando i biscotti lasciati nei piattini insieme al latte e alla farina per l’asinello e nella dolce magia della fredda notte deporrà i doni ma soprattutto «Ti lancerà la cenere negli occhi se tu piccolo nano curioso oserai anche solo per un momento cercare di scoprire le sembianze della Santa!».
E qui farei il primo pit stop pensando alla primissima Santa della sottoscritta passata neanche a farlo apposta nella casa magica della nonna (quella degli shottini vedere puntata precedente…). La nonna era vedova da poco, mia mamma era in ospedale per un delicato intervento tanto che Santa Lucia aveva lasciato per me la camera delle Barbie nella stanza di degenza della mamma in quel di Gavardo. In quest’atmosfera da libro Cuore (che a pensarci mancava appena Franti a battermi un cinque e Garrone a darmi una pacca sulla spalla che uno dice miii anche basta con le sfighe) mia sorella, agitata probabilmente dagli ormoni adolescenziali in ribellione insieme a un astio verso la sottoscritta accusata a suo dire di fare la guastafeste di libere uscite con moroso, mi raccontava la storia orrenda di Santa Lucia a cui avevano cavato gli occhi e che allora a tutti quelli che osavano guardarla anche per sbaglio avrebbe lanciato manciate di cenere negli occhi lasciandoli essi stessi…accecati! Che una quella sera lì spera di addormentarsi e di non svegliarsi per due giorni per essere sicura di non incrociare la Santa. Ma no! La sorella a metà notte lì che ti sveglia e ti dice: «Dai che andiamo a vedere cos’ha portato Santa Lucia!». Tu in quel momento provi a fingerti morta per non assecondare quel delirio ma lei ti prende in braccio e tu allora cominci a dimenarti come una trota fuor d’acqua, vorresti solo liberarti e tornare sotto le coperte fino a sole alto ma lei al suon di «Ma dai che non succede nulla» ti porta in sala e taaaac accende la luce. Ho un’immagine fissa dell’esatto momento in cui ancora da fuori attraverso i vetri zigrinati della porta vedevi che sul tavolo c’erano… cose, sagome indefinite di oggetti meravigliosi che da lì ad un attimo si sarebbero rivelati. Ecco, se dovessi concentrare la magia di Santa Lucia sarebbe in quella manciata di secondi attraverso un vetro di una comune porta di legno: era fatta! Era passata! Ma soprattutto...era anche andata. Fiuuuuu pericolo scampato! Le sagome prendevano forma in caramelle dalla carta colorata, quelle a forma di cupola fatte di zucchero pressato che solo a vederle ti si cariava un molare, torroni ricoperti di cioccolato, croccanti. A casa mia fino ai primi anni 80 nel piatto trovavi ancora i mandarini (i portogai) e io pensavo a quanto spreco di spazio in quei piatti occupati dai mandarini che cominciavano a essere un po' superati, demodé. Di sicuro non c’era nulla gluten free, sugar free vegan, fusion, ma solo 100% dentista all’orizzonte!
Negli anni a venire la magia si ripeteva...a metà. E qui facciamo un secondo pit-stop.
La tradizione vuole che un bambino scriva un po’ di tempo prima la famosa letterina esprimendo i propri desideri: ‘Cara Santa Lucia, come stai?’ (Beh doveroso, non è che uno entra a gamba tesa esordendo con ‘quest’anno voglio…’, già è permalosetta con la storia della cenere, quindi la cortesia sempre!). Comunque dicevamo uno poi faceva un elenco delle cose desiderate: ‘elenco’ a casa mia era una parola che non esisteva. Io potevo giocarmi solo due regali: uno dalla nonna, uno dalla mamma. Punto.
E io cominciavo praticamente da febbraio a pensare a cosa scrivere a cosa ‘giocarmi’ in tutti i sensi. Senonché regola numero 1 in casa mia alla Santa Lucia non si scriveva esplicitamente cosa si voleva; mia mamma mi faceva scrivere ‘Portami una sorpresa’ ed io a parte che non capivo perché tutti i miei amici scrivevano per filo e per segno marca modello dei giochi e io una sorpresa... Ma speravo ardentemente che la Santa leggesse bene la mente. Col tempo ho capito che c’erano delle interferenze in zona perché tutto quello che mi piaceva arrivava alla mia compagna di banco, alla Carla. Intendiamoci mi arrivava un regalo desiderato ma non capivo perché se io ricevevo la Barbie fior di Pesco e il salotto (non originale) di Barbie alla Carla arrivava in ordine: Barbie fior di Pesco, salotto (originale), auto di Barbie, moto di Barbie, cane di Barbie, bagno degli specchi di Barbie, baby Mia dolce amore, dolce forno e tanto altro ancora. Ma non solo, una volta mi trovo una lettera scritta di pugno da Santa Lucia che diceva: ‘Cara Manuela anche quest’anno ti ho portato dei regali ma ricordati che se non farai la brava verrò a riprendermeli tutti.’ E io pensavo: «Che peso Santa Lucia, bello tutto la magia il mistero ma che ‘da fà!’».
Santa Lucia aveva una grafia molto simile a mia sorella, ma pensa.. Comunque per qualche momento ho pensato che questa Santa non fosse proprio così corretta, a qualcuno portava tutto e di più ad altri no... un po’ come diremmo oggi politically incorrect.
Poi col tempo ho iniziato a vedere alcune cose, per esempio la Carla la mia vicina di banco era sempre un po’ malata, non usciva mai al contrario di me che sana come un pesce ero sempre in giro a giocare fino a quando la mamma chiamava. E allora lì ho iniziato a capire che probabilmente la Santa Lucia aveva delle ragioni per cui lasciava cose in più a qualcuno; in fondo lei era Santa, lei sapeva di cosa avevamo davvero bisogno e io avevo bisogno della sorpresa, di due regali, di un po’ di strizza e di una magia che si rivelava attraverso i vetri di una porta. Santa Lucia la santa più brava che ci sia!”. Grande Manu!
10) Lunedì compie gli anni Giulio DelBono, una persona davvero buona e “ingegnosa”, figlio di Dina e Franco e fratello del caro Ezio. Con la mia adorata nipote Barbara Barovelli ha avuto il dono della meravigliosa Angelica. Auguri, grande Giulio!
Lunedì auguri anche all’amico Ernani Cortini, presidente dell’Associazione Volontari Gavardesi, persone davvero straordinarie. Nato il 23 dicembre del 1951 nella casa di mamma Angela Belli e di papà Carlo, a Sopraponte di Gavardo, dove frequentò sia l’asilo sia le scuole elementari, Ernani ha frequentato le scuole medie all’Oratorio di Gavardo, in classe con Aldo Amici e Cesare Polvara. Dava il proprio contributo sia nell’animazione dei ragazzi nella colonia sul Monte Magno, sia al cinema, negli spettacoli teatrali o nelle stupende operette con l’indimenticabile signorina Mimì ed il signor Gregorio Savoldi. Dopo aver lavorato sette anni al Lanificio, Ernani si trasferì al supermercato, dove nel 1976 incontrò l’amore della sua vita, la bella e sorridente Rosa. Si sposarono il sabato 14 giugno 1980 e nel 1983 dal loro amore è nato il figlio Luca, che molti hanno potuto apprezzare nei suoi scritti ricchi di umanità. Ernani per 31 anni ha fatto sia da corista sia da portavoce del Coro La Faita, diretto dal maestro Valerio Bertolotti. Auguri grande Ernani. Dimenticavo: purtroppo sei nerazzurro. Come regalo noi juventini -a forza di pareggi- ti lasciamo anche quest’anno lo scudetto, contento?
Auguri all’amica Stefania Zanetti, che compie gli anni lo stesso giorno di Gesù. L’ho conosciuta nell’Illustre Teatro di Vestone: dolce e riservata, attenta agli altri e dal sorriso radioso. Auguri, Stefi!
Sabato buon compleanno anche a mio nipote Stefano Avanzi, sesto dei 7 figli di Valeria e di Giovanni. Stefano, classe 1970, è una persona molto buona e disponibile, eccellente nel proprio lavoro. Con la dolce Laura Perini ha creato una bella famiglia con i figli Nicola (lo straordinario Nick Blaze), Mattia, Silvia e Sara. Auguri per tutto, grande nipote!
11) Oggi, 22 dicembre, compie gli anni in cielo mio cognato Mario Zucchetti. È sempre stato una persona generosa, che sorrideva sotto i suoi inconfondibili baffi. Il 2 giugno del 1956 aveva sposato la dolce Mariarosa Avanzi, dal loro amore sono nati Carla e Bruno che hanno donato loro nipoti meravigliosi. Mario molte volte ha partecipato al progetto Mali e da provetto falegname ha creato bellissime scene per il teatro. Ciao, Mario!
“Le stelle sono illuminate perché ognuno possa un giorno trovare la sua.”
Un anno fa, la vigilia di Natale, Ezio Delbono di 41 anni veniva travolto da una slavina a Livigno. La tristezza ha invaso tutti noi: familiari, parenti ed i mille amici che hanno avuto la fortuna di conoscerlo. Una marea di persone era venuta a dargli l’ultimo saluto. Tutti si sono stretti vicino a lui, donandogli mille lacrime e i mille ricordi dei momenti vissuti insieme. Perché un amico è per sempre, ed Ezio è stato amico di tutti. Ezio era simpatico, atletico, generoso, ha sempre avuto una grande voglia di vivere: nel rugby, nelle passeggiate, nelle escursioni in mountain-bike, nell’alpinismo, nelle ripide discese in kayak, nelle feste... A ottobre il fratello Giulio, Barbara ed alcuni amici si sono recati sul posto dove Ezio ci ha lasciato per piantare un larice in sua memoria. Ezio amava “Heart Of Gold” di Neil Young, una delle canzoni che mi son sempre piaciute fin da ragazzo…
“Voglio vivere, voglio dare
sono stato un minatore per un cuore d’oro…
ho attraversato l’oceano per un cuore d’oro
Sono stato a Hollywood, sono stato a Redwood
ho attraversato l’oceano per un cuore d’oro
Sono stato nella mia mente, è una linea così sottile
che continua a farmi cercare un cuore d’oro”
Ciao Ezio, ragazzo dal cuore d’oro!
Alcuni eventi:
* ieri sera al Teatro San Rocco dell’Oratorio delle Fornaci di Brescia si è svolto il Saggio di Natale “Merry Christmas” degli allievi di Canto e Chitarra di Diego Seminario: certamente sarà stato un successo!
* oggi, domenica, a Gavardo al mattino il tradizionale mercato in Piazza Aldo Moro ed in Piazza De Medici dalle 14 alle 18 il Villaggio di Natale con una trentina di stand di hobbisti, canti e musiche di Natale e il Gruppo Alpini Gavardo con the caldo, vin brulé e vendita di panettoni e pandori con la latta degli alpini (per i più piccoli Babbo Natale in piazza dalle ore 15)
* oggi a Villanuova al Teatro Corallo ore 15.30 replica di “The Beauty and the Beast” musical a cura di ArtPoint Academy (Promozione Speciale Scuole ingresso ridotto per età 3-17 anni: info Jlenia 331 6466731, Jessica 347 8404823)
* oggi a Villanuova all’Auditorium Eleonora Duse ore 16 replica di “Arsenico e vecchi merletti” di Joseph Kesselring con la Compagnia Teatrale “I Bràvi”, regia di Christian Ginepro
* oggi a Salò nella Sala Domus in piazza Duomo mostra d’arte contemporanea “In tutto quel silenzio che parla di me” dell’artista Jerome Giustini (aperta tutti i giorni dalle 10 alle 12 e dalle 14 alle 18 fino a giovedì 2 gennaio)
* oggi a Vestone nello spazio espositivo dell’Associazione culturale via Glisenti 43 mostra “Genti e paesaggi valsabbini nelle fotografie di Stefano Stagnoli” omaggio del comune di Vestone e del Fotoclub 8 marzo ad uno dei maestri bresciani della fotografia (aperta dalle ore 17 alle 19 fino al 21 gennaio)
* lunedì a Gavardo alla Casa di Riposo “La Memoria” di via Santa Maria il Coro La Faita canta per i nostri nonni
* lunedì a Villanuova al Teatro Corallo ore 20.30 Concerto di Natale a tema “Le 5 leggende” e brani natalizi con la Banda cittadina “Carlo Zambelli” (diretto da Daniela Gozzi, presenta Ines Spada) con gli alunni dei corsi di propedeutica musicale e la Junior Band (ingresso libero)
* martedì a Gavardo a Casa San Giuseppe dopo la Messa delle ore 16 il Coro La Faita canta per gli ospiti
* martedì a Gavardo in Oratorio ore 17.30 ritrovo delle Pastorelle e, dopo la Messa di Mezzanotte, inaugurazione del Presepe de Santa Maria e del Presepe del Borgo del Quadrel
* mercoledì a Gavardo nella Chiesa di San Rocco Mostra di Presepi e dell’arte del ferro a cura del Borgo del Quadrel e del Fabbro Ray (fino al 6 gennaio)
* giovedì a Berniga di Villanuova “Santo Stefano nel Borgo” dalle ore 15.30 Canti della Stella, zampognari, ore 17.15 L’angolo del cantastorie con il bravissimo Pietro MacDonald, bancarelle e degustazioni (coupon 15 € presso ACLI 348 1523345 e Trattoria Al Volt 333 5978300 entro lunedì 23) ore 20.30 nella Chiesa di San Filastrio “Auguri in musica” con il Coro San Matteo
* giovedì a Soprazocco al Teatro dell’Oratorio ore 20.30 la Parrocchia dei SS Biagio e Giacomo presenta la nuova commedia dei ragazzi dell’Oratorio: “Non ci ho capito un tubo!” (ingresso a offerta libera, il ricavato andrà all’Oratorio di Soprazocco e al gruppo “Mamme del Chiese”)
* domenica a Villanuova al teatro Corallo ore 16.30 “Abbracci” bellissimo spettacolo per bambini 3-10 anni (ma piace anche ai grandi!) ingresso gratuito
Ci sentiamo la settimana prossima, a Dio piacendo. W il Chiese!
maestro John
Nelle foto:
1) Luci nella foschia a Gavardo
2 e 3) Alpini gavardesi alle Scuole Medie (c’è anche il mitico Cèco)
4) Il mago Max Pascal al Teatro Salone (sarà la colomba della pace?)
5) Ezio DelBono (in piedi a sinistra) dopo la laurea di mia nipote Barbara Barovelli (al centro, alla sua sinistra Giulio)
6) Mio cognato Mario Zucchetti con la figlia Carla
7) Ernani Cortini in festa per i 20 anni dell’AVG
8) Mio nipote Stefano Avanzi (in maglia rossa) bambino col fratello Alessandro