Sabato, 25 gennaio 2025


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giovedì, 23 gennaio 2025 Aggiornato alle 14:30Lettere

Ospedale di Gavardo, ancora e solo promesse?

di Filippo Grumi

Riceviamo e pubblichiamo le considerazioni di un nostro lettore in merito alla situazione del nosocomio gavardese. Pubblichiamo volentieri

 

 

Riflessioni personali in merito alla situazione dell'Ospedale di Gavardo (o per meglio dire, della Valle Sabbia e dell'Alto Garda).

 

Ad ottobre l'assessore alla Sanità (oggi detta Welfare) di Regione Lombardia dott. Guido Bertolaso, in una riunione pubblica, aveva promesso il ripristino del reparto Pediatria e il mantenimento di un efficiente reparto Radiologia.

 

Ai primi di novembre, il Consiglio Regionale di Regione Lombardia, ha approvato una mozione che impegna la Giunta della Regione stessa "al potenziamento" del servizio di Pronto Soccorso Pediatrico 24 ore su 24, giorno e notte togliendolo dalle incombenze del Pronto Soccorso generale che si è dovuto sobbarcare tale delicato servizio nelle ore notturne. Inoltre, sempre la stessa mozione, si impegnava a sostenere il servizio di Pronto Soccorso e il mantenimento della Radiologia ad esempio.

 

C'è da dire che anche altri reparti sono in "sofferenza" e non girano a pieno regime, Medicina, Chirurgia e l'Ortopedia sono in difficoltà per la nota mancanza di posti letto rispetto allo storico assetto dell'ospedale e, cosa ben più grave, rispetto alle richieste del territorio.

 

Adesso si apprende che il servizio di Mammografia è stato dirottato verso gli altri ospedali in quanto uno dei due radiologi non è più disponibile e quello rimasto non è sufficiente a coprire il servizio.

 

Possiamo comprendere che per sistemare in modo definitivo certe carenze sia necessario del tempo ma è altrettanto necessario che i servizi vengano garantiti e non è accettabile che un servizio fondamentale, in questo caso la radiologia, venga messo in crisi da scelte dirigenziali. Se in alto la volontà è quella espressa dalle parole e dalle mozioni scritte, in basso, sul territorio, sembra che si remi nel verso opposto. Altrimenti come si può spiegare che a Gavardo c'è 1 radiologo, a Desenzano 11 e Manerbio 7? Se sono tutti ospedali della stessa ASST alla Dirigenza della ASST spetta garantire il servizio ANCHE a Gavardo, il come non è affar mio, a me interessa che come utente l'ospedale di Gavardo e i suoi reparti funzionino.

 

Non è possibile accettare quello che è successo per il reparto maternità o per altri reparti, depotenziare il servizio un pezzo alla volta fino a chiuderlo del tutto nell'indifferenza generale! Il giochino della rana nella pentola dell'acqua fredda non sarà permesso a nessuno! Mi chiedo come sia possibile che gli amministratori della valle non sentano le voci e le lamentele dei propri cittadini costretti a fare chilometri per ogni cosa perchè, conviene ricordarlo, Manerbio non è certo dietro l'angolo!

 

L'ospedale di Gavardo serve la Valle Sabbia e l'Alto Garda, un bacino di utenti non indifferente e dalla viabilità complicata, non può e non deve essere chiuso!

 

Mi chiedo anche cosa stiano facendo i Sindaci del territorio e ai nostri Consiglieri Regionali perchè gli utenti dell'Ospedale di Gavardo, un domani, saranno anche voti nella cabina elettorale e magari si ricorderanno dei servizi venuti a mancare. A buon intenditor…

 

Filippo Grumi


 

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