Sabato, 28 dicembre 2024


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venerdì, 27 dicembre 2024 Aggiornato alle 08:00Natale

A Bondone la Via dei Presepi

di Gianpaolo Capelli

Anche quest’anno nel borgo della Val del Chiese gli abitanti hanno fatto a gara per mettere in scena la Natività negli angoli più caratteristici del paese

 

Bondone in Val del Chiese da secoli il “Paese dei Carbonai” per antonomasia, dal 2017 “Borgo d'Italia”, piano piano negli anni si è trasformato nella “Via dei Presepi”, gli abitanti, sempre più pochi, ma uomini e donne di buona volontà, in pochi anni hanno riempito contrade, avvolti di cui Bondone ne fa una sua caratteristica, angoli più o meno nascosti, stalle, case, di presepi grandi e piccoli da ammirare e conoscere.

 

Gli artisti, i creatori di queste opere a cielo aperto sono i loro abitanti che si sentono onorati di dar gloria a Gesù Bambino “Povero, nudo e bello” come i tanti piccoli carboner, loro figli, nati in una misera baita sui monti del Trentino e del Bresciano a volte solo con l'aiuto della provvidenza.

Sono tre le “F” che contraddistinguono i Carboner: “Freddo, Fumo, Fame”.

 

Chi visita o presepi al tramonto e alla sera rimane affascinato dalle luminarie che incantano grandi e piccini.

 

Partendo dall'alto del paese da piazza della “Levada” si incontra subito il simbolo del Paese e dei loro Carbonai, il loro Monumento, meraviglioso, del compianto artista trentino don Luciano Carnesalli.

 

Lui che ha visto lavorare i carbonai sui monti di Stenico dove era parroco, nella sua scultura bronzea ha raffigurato il simbolo del lavoro dei “Carboner”: il Poiat, il Carbonaio che guarda che il Poiat non bruci, ma allo stesso temo preoccupato guarda la sua Bambina che gioca con la capretta, sperando per i suoi figli ci sia un avvenire migliore del suo.

 

Questo miracolo è stato compiuto in parte da don Mansueto Bolognani che negli anni sessanta, cosa impensabile per quei tempi, ha ideato un convitto scuola dove i suoi piccoli carboner ricevano istruzione, vitto e alloggio e molti di essi si sono diplomati e alcuni laureati.

 

Da visitare a Baitoni l'altra sua opera “Gesù tra i fanciulli”, monumento funebre al compianto parroco don Dino Menestrina, dove quel Cristo un po’ capellone sembra che volteggi sulle ali del vento: celestiale.

 

Lentamente si scende per le strade del paese spostandosi anche lateralmente perché i presepi sono ovunque, il prossimo anno li devono fare anche sui solai, non ci sta più spazio da nessuna parte.

Arrivati alla casa della “Dolores” la casa più fotografa di Bondone, per la cura con cui la tiene la sua padrone, a cui va un vivo ringraziamento.

 

Li vicino il presepio di Riccardo Scalmazzi, da poco scomparso, con gli splendidi scenari delle sue ambientazioni dei carbonai in montagna,

 

Ci si addentra poi nei tanti avvolti di cu Bondone è pieno è anche li suggestivi presepi.

In via Tullio Baroni dove sta scomparendo il “Murales della morte” dentro il portale in granito con la linguaccia in vetrina il “Presepio di sassi”, unico nel suo genere, opera dei coniugi Irma Bolognani e Zuccatti Giuseppe dedicato al fratello don Mansueto Bolognani “El Pret dei Carboner” negli anni sessanta parroco a Bondone.

 

Si scende poi verso la chiesa: visita d'obbligo alla parrocchiale per ammirare l'antico presepio e visitare il contro altare in oro dove troneggia la Protettrice dei Carbonai e dei Contadini di Baitoni: “La madono dal Bambì en bròs”.

 

 

Purtroppo la chiesa viene chiusa un po’ troppo presto in questi giorni natalizi.

Si arriva in fondo al paese e si sosta alla fontana della “Regola” in granito di forma rettangolare, antico lavatoio per le donne Carbonere di Bondone.

Donne eroiche: famiglia, figli, preghiera e lavoro.

 

Senza dimenticare nessuno, un vivo ringraziamento va a Giulia e a Mirko architetti "Presepiali" che da ottobre a ora hanno lavorato silenziosamente ad abbellire; rinnovare, aggiungere Natività  sempre con gusto. Volontariato fattivo e costruttivo: grazie e auguri!

 

Qui in bella mostra ci sta “Il Poiat” tridimensionale di Orazio Cimarolli e appoggiati al muro del cimitero gli attrezzi che componevano la vita lavorativa dei carbonai in montagna.

 

Il video allegato in presa diretta con le immagini di Orazio Cimarolli, racconta di quanto lui ha esposto in questo Natale 2024.

 

Chiudendo un vivo ringraziamento all'impegno degli abitanti di Bondone con gli auguri di Buone Feste estesi a tutti loro in modo particolare agli anziani e a chi non sta bene.

 

Gianpaolo Capelli

 

foto 1 Bondone il Paese dei Carbonai

foto 2 Natale 2024 il monumento ai Carbonai.

foto 3 Orazio Cimarolli

foto 4 Ride la luna ciara sui monti della Cingla

foto 5 Presepio di sassi

foto 6 il Poiat tridimensionale di Orazio.

foto di David Capelli

 

Video Il Poiat dei Carbonai di Bondone.-video di Gianpaolo Capelli

 


 

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