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mercoledì, 26 ottobre 2022 Aggiornato alle 06:44Non solo nonni

Legittimo il licenziamento della ex direttrice

di val.
Il Tribunale del Lavoro si è pronunciato su una vicenda che da più di due anni tiene in sospeso la tranquillità, negli uffici della fondazione Irene Rubini Falck. Sentenza di primo grado, c'è già l'opposizione

Due anni fa il licenziamento, poi il ricorso. Nei giorni scorsi il verdetto da parte del giudice del Lavoro: licenziamento legittimo.

Non è ancora conclusa, ma questa è la più recente finale di tappa, nella vicenda che da qualche tempo coinvolge la Fondazione Irene Rubini Falck di Vobarno.

Questi i fatti: accusate di una lunga serie di inadempienze, la direttrice amministrativa e due impiegate erano state lasciate a casa.
A ottobre dello scorso anno per una delle impiegate il Tribunale del Lavoro aveva disposto il reintegro, sul quale la Fondazione ha fatto opposizione.

Per la direttrice invece, almeno in primo grado, nei giorni scorsi è andata in modo diametralmente opposto.

«Il Tribunale del Lavoro ha verificato le 27 contestazioni contenute nel licenziamento, ha ritenuto la sussistenza della rottura del vincolo fiduciario e negato che ci fossero stati da parte nostra un pregiudizio o una volontà di ritorsione nei confronti della ex direttrice, che è stata condannata anche al pagamento delle spese» fanno sapere dalla Fondazione vobarnese, ente che si era ovviamente costituito in giudizio.

Da parte sua la ex direttrice ha fatto opposizione al provvedimento depositato nei giorni scorsi: «Confido di poter ribaltare questa sentenza – ha detto -. Perché io non ho fatto nulla di ciò che mi viene addebitato e riuscirò a dimostrarlo».

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