Lo stato di salute dell’idrologia dell’Italia
Il 2024 è risultato un anno molto piovoso secondo il report BIGBANG, il modello nazionale di bilancio idrologico di ISPRA che fornisce il quadro quantitativo sulla risorsa idrica dal 1951 in poi, inclusi i deficit, gli eccessi di precipitazione e i trend di precipitazioni, deflussi ed evotraspirazioni, necessari a caratterizzare la situazione del sistema idrologico, attuale e futura nel Paese
Il volume totale annuo di precipitazioni è stato stimato dall’ISPRA in circa 319 miliardi di metri cubi (corrispondenti a 1.056 mm), superiore di oltre il 10% alla media annua riferita all’ultimo trentennio climatologico 1991-2020, stimata in circa 285 miliardi di metri cubi (951 mm). Febbraio è risultato essere il mese più piovoso, con un’anomalia positiva di +72% rispetto al valore medio relativo al trentennio 1991-2020; di contro, novembre - normalmente tra i mesi più piovosi - ha fatto registrare una forte anomalia negativa di -72% rispetto alla media climatologica.
Se dallo sguardo nazionale l’analisi passa a livello regionale e distrettuale, la situazione risulta essere molto diversificata: il Nord Italia è stato interessato da quantitativi di precipitazione superiori alle medie storiche, ed è stato molto evidente tanto da produrre forti eventi alluvionali in Lombardia a maggio e in Emilia-Romagna a settembre e ottobre.
Il report restituisce esattamente in due la nostra penisola. Il Sud Italia e le Isole maggiori continua ed essere interessato da fenomeni siccitosi tanto da esporli a rischi desertificazione visti i significativi deficit di precipitazione, che hanno prodotto severità idrica generalizzata con fenomeni locali in controtendenza come in Sardegna, a ottobre, interessata da intensi eventi piovosi.
Il fenomeno siccitoso ha di fatto provocato a maggio la dichiarazione dello stato di emergenza per la Sicilia, dato il deficit di precipitazione (-25%) che si innesca in un lungo trend negativo. Nel 2024, sono caduti poco più di 500 mm di pioggia, corrispondenti a circa 13 miliardi di metri cubi, rispetto a una media annua sul lungo periodo 1951-2024 di circa 665 mm, corrispondenti a 17,2 miliardi di metri cubi di precipitazioni totali.
In tutto il Meridione e nelle isole maggiori la riduzione idrica è stata del -49% nel distretto idrografico della Sicilia, del -55% nel distretto della Sardegna e del -39% nel distretto dell’Appennino Meridionale.
Situazione rovesciata invece nel Nord Italia, dove troviamo Piemonte, Veneto e Liguria che nel 2024 hanno visto un surplus annuo di precipitazione superiore al 40%, rispetto alla media di lungo periodo.
Nel dettaglio, i dati ci restituiscono un quadro della disponibilità complessiva di risorsa idrica nell’anno 2024 è stata stimata in 158 miliardi di metri cubi, a fronte di un valore medio annuo di 138 miliardi di metri cubi (+14%). Questa maggiore disponibilità complessiva è, tuttavia, da attribuire alle elevate precipitazioni verificatesi al Nord. Permane, a livello nazionale, un trend decrescente, dal 1951 a oggi, della disponibilità annua di risorsa idrica.
Per ultimo va rimarcato che l’aumento delle temperature medie ed i cambiamenti climatici cambiano la qualità e la quantità delle precipitazioni. Meno precipitazioni nevose, più precipitazioni a carattere tropicale e col rischio sempre maggiore di depauperamento dei grandi serbatoi glaciali delle alpi e degli appennini.
Riferimento Ispra https://www.isprambiente.gov.it/pre_meteo/idro/BIGBANG_ISPRA.html
Proteggere le risorse idriche ghiacciate per il futuro
Il tema della Giornata mondiale dell'acqua 2025 è "Conservazione dei ghiacciai".
I ghiacciai sono essenziali per la vita: l'acqua che si scioglie dai ghiacciai è essenziale per l'acqua potabile, l'agricoltura, l'industria, la produzione di energia pulita e gli ecosistemi sani.
Il rapido scioglimento dei ghiacciai sta causando incertezza nei flussi d'acqua, con profonde ripercussioni sulle persone e sul pianeta.
Sono essenziali riduzioni globali delle emissioni di carbonio e strategie locali per adattarsi al ritiro dei ghiacciai.
In questa Giornata mondiale dell'acqua, dobbiamo lavorare insieme per porre la salvaguardia dei ghiacciai al centro dei nostri piani per affrontare il cambiamento climatico e la crisi idrica globale.