La cura della comunicazione: come rimettere al centro la relazione
Danilo Toneguzzi sarà presente questo giovedì 26 settembre 2024, alle ore 20:30, al Festival della parola di Villanuova sul Clisi (BS) presso la Sala Consiliare
Siamo animali sociali, diceva Aristotele, naturalmente portati a interagire e a costruire legami e relazioni che senza ombra di dubbio sono lo specchio delle nostre modalità comunicative.
Poiché è impossibile "non comunicare" abbiamo come compito quello di prestare attenzione al come lo facciamo, soprattutto nel tempo in cui la rivoluzione tecnologica ha trasformato tutta la nostra esistenza, e la super velocità degli scambi comunicativi ha modificato i nostri rapporti quotidiani.
Così, è assolutamente fondamentale chiedersi se il livello di comunicazione raggiunto ci abbia fatto acquistare o perdere in qualità della vita, e quanto ci abbia reso migliori o peggiori come esseri umani.
Interrogativi che ci dobbiamo porre se vogliamo capire dove siamo e come stiamo attraversando il guado di un tempo travagliato, a noi domande necessarie per trovare strade possibili da intraprendere, con le quali promuovere azioni di crescita e di sviluppo umano.
In sostanza è questo il lavoro di Danilo Toneguzzi psichiatra e psicoterapeuta, grande conoscitore della comunicazione umana e dei suoi meccanismi, studioso della complessità dell’anima. Con questo ricco bagaglio di conoscenze e di esperienze cliniche e umane, Toneguzzi parla nel suo libro “Comunicazione affettiva” e ci accompagna come in un viaggio attorno all’universo della comunicazione mostrandoci le regioni nascoste della mente e della psiche dove si determina il clima relazionale.
Il suo unico obiettivo è quello di fotografare la realtà sotterranea che influenza i nostri rapporti.
In altre parole l’autore ha il grande desiderio di mostrarci come è fatto l’iceberg della comunicazione umana che ha caratterizzato e ancora caratterizza gran parte delle relazioni tra gli individui. Ma la sua non è solo una descrizione teorica, quanto piuttosto il progetto dichiarato di portare il lettore a riflettere su un dato incontrovertibile e al contempo deprimente di cui i versi famosi e lapidari di Salvatore Quasimodo sono la sintesi più dolente:
“Sei ancora quello della pietra e della fionda uomo del mio tempo”.
Questo è il centro di tutto il discorso di Toneguzzi, il punto focale su cui ritiene necessario concentrarsi, ma anche quello da cui è urgente partire se è vero che le relazioni tra gli esseri umani sono state troppo frequentemente violente e ancora sono terribilmente disumane.
Però è altrettanto vero che oggi abbiamo a disposizione gli strumenti per cambiare prospettiva. Ce lo hanno comunicato le scienze psicologiche dell'ultimo secolo e ora ce lo confermano le Neuro-scienze, che sostengono con dati precisi l'importanza della comunicazione empatica e l'urgenza di sviluppare la comunicazione affettiva che, come si dice nel sottotitolo del libro, serve per rimettere al centro la relazione.