Chi ha perso tempo?
I comitati ambientalisti Gaia Gavardo, La Roccia e Visano Respira si tolgono qualche sassolino dalle scarpe alla luce delle ultime novità riguardo al progetto del nuovo depuratore per i Comuni gardesani
Un nuovo capitolo si aggiunge alla diatriba decennale che interessa la depurazione dei reflui civili dei comuni bresciani contigui alle sponde del Lago di Garda. Sono passati ben 10 anni da quando si pensava di portare i reflui gardesani a Visano, che ricordiamo dista 35 chilometri dalle sponde del lago.
Il Commissario straordinario che è anche il Prefetto di Brescia avrebbe dichiarato ai Sindaci del Chiese, senza alcuna possibilità di interpretazione, che il progetto attuale va completamente rivisto e si starebbe valutando una nuova localizzazione per realizzare un unico depuratore.
Non ci interessa nemmeno tanto sapere il perché si sia giunti a questo punto ma da questo punto vogliamo ripartire con la convinzione che se deve essere scelta una nuova localizzazione questa non possa prescindere dal rispetto della “mozione Sarnico” votata dal Consiglio Provinciale di Brescia.
Non ci interessa nemmeno legare la localizzazione del depuratore all’individuazione del corpo recettore più idoneo perché abbiamo più e più volte indicato come una volta portato in terra gardesana il sito poi ci siano davvero tante possibilità tecniche per individuare il corpo recettore, senza alcuna pregiudiziale che invece qualcuno ha già cominciato a mettere.
La scelta del corpo recettore deve essere la più oggettiva e super partes possibile, non può essere certo fatta da quelli che fino ad oggi, ci sia permesso di dirlo a ragion veduta, non ne hanno azzeccata una tanto da riuscire a far soprannominare il depuratore del Garda “ il depuratore con le ruote”!
A forza di “svolte” il progetto è ritornato da dove si era partiti ben 17 anni fa, da quando lo stesso progetto di collettazione a firma Ing. Collivignarelli dell’Università di Brescia fu stoppato dall’allora Sindaco di Lonato del Garda (e poi Presidente di Garda Uno) perché il sito individuato era proprio Esenta di Lonato del Garda, perché va bene sempre se i problemi li si piazza in casa di altri, un po’ meno se è in casa propria.
Anche ora, leggiamo dalla stampa che la stessa Comunità del Garda chiede che si faccia in fretta, che non si perda altro tempo perché le condotte sub lacuali sono in scadenza (come lo yogurt) ma poi nella stessa frase il Segretario della Comunità afferma che servono almeno altri 8-10 anni per eseguire l’opera, senza intoppi, alla faccia dell’emergenza che non esiste, e, a quanto pare, non è mai stata un’emergenza, ovviamente non è stata nessuna indicazione e nessuna proposta di localizzazione gardesana, un'altra occasione persa per dimostrarsi “Comunità” oltre le parole che appaino sempre più vuote.
Ma chi ha perso tempo?
I Sindaci del fiume Chiese con i loro ricorsi?
I comitati che si battono per difendere il fiume Chiese e il lago di Garda?
I veri e unici responsabili (che se si occupassero di una azienda privata a questo punto, sarebbero stati già messi alla porta senza tanti complimenti) sono solo e soltanto i Sindaci gardesani e i loro rappresentanti in Comunità del Garda a cui aggiungiamo volentieri i politici bresciani partendo dall’on Galperti, all’ex Presidente della Provincia Alghisi, solo per citarne due che davvero non possiamo dimenticare.
Coincidenza vuole che anche la Regione Lombardia abbia detto che serve uno e un solo depuratore in terra gardesana e noi ora siamo in attesa della convocazione per prendere parte alle audizioni volute dal Consigliere della Regione Lombardia Giorgio Bontempi a cui diamo il nostro plauso per aver rotto gli indugi e preso una posizione che, anche in questo caso, non è possibile interpretare.
Anche in quella sede faremo, con coerenza le nostre osservazioni che, a questo punto, non possono che essere favorevoli alla localizzazione del depuratore del Garda ad Esenta di Lonato mentre per l’individuazione del miglior corpo recettore concordiamo con quanto dichiarato dai Sindaci del Chiese al Commissario ovvero che venga fatta questa scelta attraverso una Valutazione Ambientale Strategica che, per togliere ogni altro dubbio, non potrà di certo essere affidata a nessuna delle tre Università che collaborarono con il Commissario Visconti.
Ringraziando per la vostra attenzione e confidando nella pubblicazione di quanto inviato porgiamo distinti saluti
I comitati
Gaia – Gavardo
La Roccia – Gavardo
Visano Respira - Visano