Festa dei nonni alla Fondazione Falck
«Siamo qui, anche quest’anno, a celebrare la festa dei nonni, quest’anno con un po’ più di libertà e meno restrizioni, sperando che questo sia l’anno buono per lasciarci alle spalle il periodo complicato che abbiamo passato.
I nostri nonni, che noi adoriamo e coccoliamo, non sono persone qualunque, non sono dei numeri, non sono solo dei pazienti o degli ospiti, ma sono libri viventi, dei libri che insieme formano la nostra biblioteca vivente, memoria storica delle nostre origini, del nostro passato e della nostra storia…»
Con queste parole, il presidente della Fondazione I.R. Falck di Vobarno, Andrea Magri, ha voluto presentare la giornata di festa vissuta domenica alla Rsa vobarnese: una giornata speciale, dedicata agli anziani ospiti, per la Festa dei nonni.
La giornata è iniziata alle 10.30 con la celebrazione della messa da parte di don Gabriele Banderini con l’accompagnamento canoro e musicale fornito da Francesca Bergomi e da Giuseppe Valdini.
Al termine della celebrazione i discorsi di saluto del presidente della Rsa e del sindaco Paolo Pavoni, seguiti da un intrattenimento musicale del Corpo bandistico di Vobarno.
A mezzogiorno un pranzo all’insegna della tradizione bresciana, a base di minestra con fegatini, e spiedo con polenta, servito nei nuclei per RSA, Cure Intermedie e nel salone per MAP e CDI, concluso con il taglio della torta e la consegna dei regalini da parte del presidente, del direttore amministrativo, del responsabile sanitario e del personale.
Alla festa, oltre al presidente Magri e al sindaco Pavoni, erano presenti anche la vicepresidente Mirelia Labellottini, i consiglieri Giuseppe Valdini, Maria Angela Roscia, Emanuela Badinelli, il direttore amministrativo Emanuela Pennella, la responsabile sanitaria Sonia Zani e i responsabili dei vari servizi della Rsa.
Nell’organizzazione della giornata speciale c’è stato un impegno corale di tutto il personale e di tanti meravigliosi volontari.
Il pomeriggio è proseguito poi in musica nel salone, dalle 14 alle 17, allietato dalla voce meravigliosa del tenore Alberto Faccinato, e da canti e balli organizzati da Giuseppe Valdini e Rinaldo Almici.
«I nostri nonni sono unici ed insostituibili – ha concluso il presidente –: ognuno con il suo bagaglio di esperienza e di vita vissuta, che trasformano questo luogo, che potrebbe sembrare di sofferenza, in un ambiente pieno di gioia, di sorrisi, di baci e di carezze…
Per questo dico ai nostri nonni: GRAZIE!
Grazie per essere così speciali, grazie per essere così saggi, grazie perché ci riempite di gioia e soprattutto grazie per essere qui con noi…
Vi vogliamo bene! Tanti auguri e buona festa dei nonni!»