Venerdì, 14 marzo 2025


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giovedì, 13 marzo 2025 Aggiornato alle 11:45Non solo nonni

Adotta un nonno, la libertà

di Redazione

Gli alunni di seconda media di Vobarno hanno raccolto le testimonianze degli ospiti della Rsa Fondazione Falck in merito all’80° anniversario della Liberazione

 

 

In occasione dell’80° anniversario della Liberazione, gli studenti della seconda media dell’Istituto “A. Migliavacca” di Vobarno hanno partecipato con entusiasmo al progetto “Adotta un Nonno”, facendo visita agli ospiti della Fondazione Irene Rubini Falck per ascoltare le loro testimonianze e riflettere insieme sul valore della Libertà.

 

L’incontro dell’11 marzo è stato un momento emozionante e ricco di significato: i ragazzi, preparati sull’argomento in classe, hanno intervistato i nonni ponendo loro domande sulla libertà, sulla vita durante la guerra e su cosa significhi oggi essere liberi.

 

 

Alcuni anziani hanno ricordato esperienze vissute ed altre raccontate, descrivendo la paura della guerra, la scarsità di cibo e le difficoltà quotidiane vissute durante il conflitto. Molti hanno parlato della grande gioia provata il 25 aprile 1945, giorno che segnò la fine dell’occupazione nazifascista e l’inizio di una nuova epoca di speranza.

 

I racconti sono stati toccanti e hanno fatto riflettere i ragazzi sull’importanza di non dare per scontata la libertà. Alcuni nonni hanno anche sottolineato come la libertà non sia solo quella conquistata con la guerra, ma anche quella di esprimersi, studiare e vivere senza paura, valori che oggi appaiono normali ma che in passato non erano garantiti.

 

Gli studenti hanno ascoltato con attenzione e curiosità, prendendo appunti e confrontandosi con gli anziani su come la società sia cambiata nel tempo. L’incontro si è concluso con un momento di condivisione.

 

 

Questa esperienza ha permesso ai giovani di toccare con mano la storia, ascoltandola da chi l’ha vissuta, e agli anziani di sentirsi protagonisti e testimoni di un passato che non deve essere dimenticato. Un dialogo tra generazioni che ha rafforzato il senso di comunità e ha reso omaggio a chi ha lottato per un futuro di pace e democrazia. 

 

Grazie ai dirigenti, agli insegnati, ai ragazzi, al personale e ai volontari che hanno permesso ancora una volta di dimostrare quanto questi progetti siano importanti per tutte le età.

© Riproduzione riservata

 

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