Al via questa sera dalla cittadina ligure il Festival della canzone italiana.

A condurre le danze Carlo Conti che da “navigato conduttore” ha evitato accuratamente di selezionare canzoni che abbiamo impegno politico o sociale appiattendo più del mare sanremese la rassegna.

Il risultato è un insieme di canzoni in cui troviamo ripetuta oltre 40 volte la parola “amore” tutte pettinate e sdolcinate quanto basta per non dare fastidio proprio a nessuno. 

Unico lato positiva l'assenza di Fiorello di cui francamente non se ne poteva davvero più, peccato che non sia stato rimpiazzato ma si è preferito il vuoto pneumatico. Nessun ospite musicale la prima sera (a meno non si voglia annoverare Jovanotti tra i musicisti).

Il risultato, parafrasando Bennato, è che sono solo canzonette; certo con qualche pezzo ben scritto (Penso a Brunori SAS e Lucio Corsi) ma alcuni testi che invece fanno venire la pelle d'oca e non in senso di positivo.

Nei prossimi giorni faremo le tradizionali pagelle dello Spaccadischi se l'orario di chiusura del Festival lo consentirà e la noia non avrà il sopravento. 

Questa sera si esibiranno tutti i cantanti in gara dando in pasto a giornalisti e pubblico generalista i loro brani. Per cercare di svecchiare il pubblico del Festival hanno dato vita da alcuni anni al FantaSanremo, gioco in cui ognuno crea la propria squadra può sfidare gli altri giocatori. Si sa, a canzonette e calcio non ci batte nessuno.

Che piaccia o meno, che si sia pro o contro, di Sanremo ne se parlerà tanto e troppo per le prossime settimane. Noi cercheremo di farlo in modo leggero, ironico e scanzonato, prendendoci un po' in giro e dando la giusta leggerezza che il Festival richiede visto che di contenuti non se ne vedono nemmeno scrutando il magnifico orizzonte della città dei fiori.