In questo mondo di ladri
Ladri a casa mia e vari tipi di ladri, Cèco Maioli e mio papà, nove compleanni e vari eventi
1) Ormai sono abbonato ai ladri. Dopo il furto in casa a dicembre, a febbraio un altro furto. Altre porte forzate, altre zanzariere rotte, altre ansie, altra denuncia ai carabinieri. Continuo a pensare che i malviventi mi abbiano scambiato per un miliardario: la volete capire che sono un maestro in pensione?! Magra consolazione: i furti avvengono ogni giorno in ogni paese. A due miei amici i ladri sono entrati in appartamento salendo fino al terzo piano. Tutti ne parlano, tutti ne scrivono, ma dei “soliti ignoti” nessuna traccia, tranne qualcuno pescato con le mani nel sacco. E tutti pensano: “tanto i ghé fa nient!”. Adesso sono costretto a mettere le telecamere, l’allarme e altre diavolerie. Qualcuno mi ha consigliato di prendere come cani da guardia un pittbull o un rottweiler, ma avrei più paura io, non entrerei in casa!
E continuano le truffe telefoniche: le vittime vengono contattate telefonicamente da sedicenti marescialli o legali che parlano di un parente prossimo in difficoltà. Sentire le parole «incidente», «arrestato», «ferito» spinge la vittima a mettere a disposizione del corriere di turno i soldi e i gioielli presenti in casa. Ringrazio gli agenti della Polizia Locale ed i Carabinieri che incontrano gli anziani per parlarne e prevenire queste orribili truffe.
Massimo Gramellini ha scritto sul “Corriere della sera”: “C’è un’emergenza criminale di cui si parla troppo poco e riguarda gli anziani soli e indifesi, sottoposti ogni giorno al rischio di raggiri e aggressioni da parte di ladri particolarmente abietti che si accaniscono sui più deboli con tale spudoratezza da non esitare a vantarsene sui social…Gli anziani non hanno difese immunitarie contro il male. Hanno paura di tutto, eppure si fidano di tutti, sempre per paura: di non aver capito, di non essere all’altezza della situazione. E anche dopo l’inganno si sentono in colpa, umiliati, inadeguati, violentati nell’anima, improvvisamente vecchi.”
Sì perché quelle telefonate sono simili a un tentato omicidio: per i truffatori sono niente, una faccenda di pochi minuti, ma per la vittima quei minuti rimarranno per sempre un incubo e vivrà i suoi giorni con l’angoscia nel cuore.
Ma questi truffatori avranno un minimo di coscienza? C’è un proverbio che dice “La coscienža l’è come ‘l catigulì, ghè chi la sènt e chi nò” (La coscienza è come il solletico, c’è chi la sente e chi no). Com’è difficile perdonare chi ruba agli anziani! E se quei banditi venissero catturati, chi lo sa quanto poco tempo resterebbero in gattabuia.
Non è che una volta non rubassero, anzi. Ma non c’erano i social e si sapeva poco o nulla dei furti, magari solo quando durante una rapina in banca ci scappava il morto.
Mia sorella Rita mi ha raccontato che molti anni fa, in via Capoborgo, ad una famiglia era stata rubata una gallina, bene prezioso a quei tempi. Seguendo la “pista” delle penne, il padrone di casa era risalito all’appartamento di una famiglia numerosa e povera. Allora ha lasciato stare, dicendo: «Lasóm perder, chèi lé i ghà piö fàm de nóter».
Ricordo che anni fa c’era stata una rapina al Credito Agrario Bresciano, in cui fu coinvolto il mio caro cognato Angelo che si era visto puntare una pistola alla schiena: durante la fuga un edicolante della piazza aveva sparato ai banditi in fuga.
E quando mio figlio era piccolo, durante la Fiera gli era stata rubata una biciclettina. Per fortuna giorni dopo l’abbiamo ritrovata: forse non sarà stato l’ultimo modello, ma per mio figlio era importante. E in questi giorni, grazie alla Polizia locale, è stata restituita ad un ragazzino la sua bella bici rubata un anno fa.
Certo, se i ladri fossero come Robin Hood, che rubava ai ricchi per aiutare i poveri…Ma quello è un personaggio immaginario! Riflettendo, oltre a quelli tristemente “classici” ci sono vari tipi di ladri:
- i ladri di vite: pensiamo alle guerre e alle vittime innocenti del terrorismo
- i ladri di speranza, come chi insulta sui social
- i ladri di sport, come gli atleti dopati o chi insulta l’avversario
- i ladri di libertà, come nei regimi totalitari e antidemocratici
- i ladri di salute, come chi inquina senza scrupoli
- i ladri di futuro, che non pagano nulla di tasse o che portano i capitali nei paradisi fiscali
- i ladri di felicità: chi toglie una vita migliore a chi fugge dalla fame o dalle guerre
- i ladri di verità, i creatori di fake new allo scopo di produrre disinformazione
- i ladri di eredità: chi nelle famiglie non fa divisioni eque
- i ladri di dignità, come chi sfrutta le persone sul lavoro o i top-manager che guadagnano cifre milionarie mentre tagliano gli stipendi ai lavoratori
- i ladri di giustizia: pensiamo alla criminalità organizzata e alle persone innocenti incarcerate ingiustamente
- i ladri di diritti, chi nega agli altri la possibilità di essere se stesso…
I furti ci sono sempre stati, fin dai tempi di Adamo ed Eva, quando i nostri progenitori, rubando i frutti dell’albero della conoscenza, si sono giocati il Paradiso Terrestre. Gesù ha detto: «Non fatevi tesori sulla terra, dove la tignola e la ruggine consumano, e dove i ladri scassinano e rubano; ma fatevi tesori in cielo, dove né tignola né ruggine consumano, e dove i ladri non scassinano né rubano. Perché dov’è il tuo tesoro, lì sarà anche il tuo cuore…Non potete servire Dio e la ricchezza». Mi viene in mente la battuta: “I soldi non sono tutto, ci sono anche gli assegni…”.
Dopo ogni furto si rimane nervosi, agitati, perdi la fiducia nella gente. Vedere la propria casa messa a soqquadro, sapere che qualcuno ha toccato le tue cose private… Faccio una gran fatica a perdonare i ladri, anche perché penso che non rubino per mangiare, ma per spassarsela sulla pelle degli altri. Ma Gesù ha detto che bisogna perdonare non 7, ma 70 volte 7, che facendo un rapido conto sarebbero 490 volte…scherzo! La matematica di Dio è diversa dalla nostra. Penso alle parole che Gesù ha detto ad un ladrone sulla croce, che aveva riconosciuto di aver sbagliato tutto: “In verità ti dico, oggi sarai con me in Paradiso”. Un ladrone, ma ci pensate?!
Molte volte il mondo mi sembra davvero brutto. Tutti siamo arrabbiati, tutti siamo scontenti, il futuro ci appare sempre più incerto. Tanti non credono più in nulla. Ma ancora una volta ci aiutano le parole di Martin Luther King: ‘Le tenebre non possono cancellare le tenebre. Soltanto la luce può farlo. L’odio non può cancellare l’odio. Soltanto l’amore può farlo’. Continuo a pensare che nel mondo la maggioranza è formata da persone buone, oneste, che fanno il proprio dovere, e continuo a sperare in un mondo migliore, senza paura degli altri, dove le porte siano aperte e non sprangate…Sono un illuso, vero?
Termino con una bella battuta di Romualdo, il figlio più piccolo (ma è altissimo!) di mia sorella Valentina e di Adriano Raus, che ha esclamato: «Rubano da tutte le parti, come mai non rubano anche a casa nostra? Pensano forse che siamo così poveri?! A parte che se entrassero in casa nostra con il disordine che c’è penserebbero che siano già passati i ladri!». Grande Romualdo! So che giochi negli ostici e mai domi Spinning Goose di San Felice. So anche che sei un fine, poetico umorista: un giorno davanti al presepio hai detto di aver visto una statuina girarsi verso di te e farti l’occhiolino! A proposito, sei nato il 29 marzo 1994, quindi sabato compi gli anni! Augurissimi!
2) Il mitico Cèco Maioli (che quando andava a lavare i panni al Casì del Ròda aveva 11 anni) mi scrive: “Complimenti per il ricordo del tuo papà Luigi: quando veniva a Gavardo ad aprire il negozio di scarpe in via G. Quarena, arrivava col tram, e mi capitava più volte di vederlo mentre andavo anch’io a lavorare in via dietro Chiesa dove facevo lo scarpulì col Battista Poletti. A volte il Sig. Luigi portava delle scarpe al Poletti da riparare: arrivava con delle scatole legate con rudimentali spaghi, ma poi tutte le mattine prima di andare ad aprire il negozio si recava in Chiesa; anche più tardi, quando arrivava da Salò con la corriera, faceva la sua visita in parrocchia per la preghiera. Hai fatto bene a ricordarlo perché lo meritava!”
Caro Cèco, mi scrivi che quando mi mandi i messaggi non serve pubblicarli. Ma per me e per tante persone le tue parole ed i tuoi ricordi sono davvero preziosi. Grazie!
Ringrazio anche la tua bella nipote Manuela, che mi ha scritto: “Leggendo la storia di tuo papà ho capito tante cose…e mi sono venute le lacrime pensando a tua mamma…al momento in cui l’ha riabbracciato…È pazzesco pensare a ciò che è riuscita a fare quella generazione di persone dopo i momenti difficili e terribili vissuti in guerra e non solo…”. Grazie Manu.
Approfitto per ricordare che, nel mio blog “Era mio padre”, ho pubblicato una foto con Guido Lani, i sindaci Tonni e Mora, mio cognato Sergio Franceschetti e Danilo Baronchelli. Ma mi son dimenticato di scrivere (ah la vecchiaia!) che c’era anche Giuseppe Cenedella, che per anni ha dato il proprio contributo civile nel Comune di Gavardo e che ora gestisce l’affermata ditta Geo-Green.
3) A proposito di dimenticanze: domenica 9 marzo ha compiuto la bellezza di 96 anni la signora Anna Devoti, moglie del caro Arturo Goffi e mamma del mio grande amico don Paolo. Anna è stata recentemente operata al femore, ma è ancora in gambissima e vive con il figlio a Rezzato. Auguri di buona salute!
Mercoledì 19 marzo ha compiuto gli anni in Paradiso Marcella Melgari. Era grande amica di mia sorella Rita e da ragazza spesso l’accompagnava a passeggio con noi bambini, io e mia sorella Valentina, sia in Monticello sia al ruscello ai piedi della Faita. I genitori di Marcella venivano da Travagliato ed a Gavardo avevano la forneria della “Quadra”.
Marcella sognava di sposarsi e di avere tanti bambini, e si innamorò di Giuseppe Perini, che spesso si recava in forneria a comprare i biscotti di cui era goloso. Si sposarono, dopo un fidanzamento di soli 6 mesi, il 15 luglio 1962. Il marito creò un’importante azienda, la SAF (Stampaggio A Freddo), che ha dato lavoro a molte persone. La storia di Giuseppe è fatta di sacrifici, determinazione, genialità e costante lavoro: è stata pubblicata nel libro “Fame” (con le foto di Nicola Vinci ed i testi di Anna Brasca) donato a dirigenti e maestranze dell’azienda durante una festa a sorpresa per il grande Beppe!
Nato a Fostaga il 17 febbraio 1941, Giuseppe era il maggiore dei fratelli Germano e Mariarosa. La mamma era operaia al Lanificio, dove anche il padre, reduce dalla prigionia in un campo di concentramento austriaco, trovò lavoro. La vita era dominata dalla povertà: aveva due capre da portare al pascolo e il maestro lo sgridava perché -stanco- non riusciva a stare al passo con gli altri alunni. A Giuseppe venne un desiderio di rivalsa, non voleva più patire la fame: terminate le elementari, attratto dalla meccanica, entrò nel Collegio degli Artigianelli a Brescia fondato da Padre Piamarta (come Pedrotti, Mora, Manfredini e molti altri futuri imprenditori). Poi lavorò in varie ditte: nella F.lli Goffi si fece apprezzare, ideando la realizzazione della vasca della carriola in un unico pezzo e in pochi secondi. I F.lli Goffi gli offrirono un garage dismesso a Villanuova per potersi mettere in proprio e attrezzare la propria officina di costruzione stampi e trinciatura. Fu l’inizio della nuova entusiasmante avventura della futura SAF. Si trovò un socio, Vittorio Zambelli, e da Villanuova si spostò a Sopraponte in un capannone di mille metri quadrati. Con duro lavoro e sacrifici l’attività si espanse, come la famiglia. La moglie Marcella è sempre stata al suo fianco: era una donna solare, sempre sorridente, sempre piena di vita. Lei ed il “suo” Beppe hanno avuto molti figli: Emanuela, Nicoletta, Roberto, Elena e Laura, che sposandosi hanno donato ai nonni una miriade di nipoti. Sono ben 18 (tra i quali il celebre illusionista Nick Blaze), più una pronipote. Marcella e Beppe hanno riversato il loro amore a tutti, con grande generosità, ed erano orgogliosi di aver donato una bella casa a ciascuno. La vita di Marcella, fino gli ultimi giorni, era vedere la gioia dei nipoti. Ciao, Marcella!
Martedì compie gli anni l’amica Donata Ferretti (Doni per gli amici), donna riflessiva, ricca di sensibilità e mamma della splendida Silvia. Doni fa parte del simpatico gruppo ciclistico dell’Avis e quando la incontro chiacchieriamo a lungo sui fatti della vita. Mi ha regalato bellissimi, poetici libri e ogni tanto mi scrive messaggi davvero emozionanti. Augurissimi Doni!
Martedì compie gli anni anche Teresa Goffi, per tutti Terry. È figlia del grande alpino Pierino Gudù e di Maddalena Abbaino, che in viaggio di nozze si recarono a Venezia in… Vespa! La guidava l’alpino Vittorio Faini (papà del mio coscritto Gianni): Maddalena stava in mezzo e Pierino dietro. Una scena da film!
Maddalena era una persona buonissima. Era amica di Virginia, mamma di mia moglie, e per un periodo ha gestito la Trattoria Pace dietro la chiesa parrocchiale.
Dall’amore di Pierino e Maddalena nacquero due figli, Alessandro (nato il 14 maggio 1947 e da tutti chiamato Gordon) e Teresa (Terry, nata il 25 marzo 1953).
Conosco Terry da quando giocava a calcio e seguiva con entusiasmo le partite dei gialloneri. Terry è cugina della cara Bruna Abbaino ed ha molte amicizie, tra le quali Lucia Tebaldini. Per un periodo ha lavorato al bar dei Combattenti, in piazza Aldo Moro: già all’alba sistemava i tavolini e, sempre con il sorriso ed i suoi modi schietti, preparava squisite brioches a chi si recava al lavoro. Da tempo fa parte del meraviglioso gruppo ‘Gavardo pulita è più bella’, che si dedica alla pulizia degli spazi pubblici. In questi giorni i bravi volontari si vedono camminare insieme agli alunni della scuola primaria di Gavardo, piccoli “operatori ecologici” intenti a ripulire le strade dai rifiuti gettati da troppa gente maleducata. Il progetto “Scuola e Ambiente” proseguirà fino a maggio con due uscite a settimana: speriamo che questi bambini da grandi siano più educati di noi!
Con gli ‘Amici dell’Isolo’, Terry ha curato il parco pubblico incastonato tra il Naviglio e il Chiese. Perché l’Isolo è un posto che abbiamo nel cuore: ora si svolgono spettacoli ed eventi culturali. Terry è eccezionale nel preparare pranzi (ne sanno qualcosa i sacerdoti!): in cucina è un’artista, ci mette fantasia e passione, crea piatti gustosissimi e pure belli da vedere! Non solo: è lei l’anima delle feste dei suoi coscritti del ‘53. Sul suo facebook scrive tra l’altro: “Terry ha un cuore puro e disinteressato e farebbe qualsiasi cosa per chi avesse bisogno del suo aiuto. Ha affrontato sfide difficili ed ha superato più difficoltà di quanto la gente possa immaginare, eppure continua a sorridere. Non c’è posto nella sua vita per la negatività.” Favolosi auguri Terry, donna fantastica!
Venerdì compie 73 anni il mio coscritto Rinaldo Berta. Spesso lo incontro sulla Via Romana, nel suo buon ritiro dove coltiva l’orto: parlando degli alti e (soprattutto) dei bassi della nostra Juve, mi ha raccontato che è stato carabiniere e che è felice nonno. Auguri juventino sconsolato: ma ci rifaremo prima o poi!
Sabato, oltre a mio nipote Romualdo, compie gli anni anche il leggendario don Gabriele Banderini. Nato il 29 marzo 1963 e ordinato sacerdote l’11 giugno 1988, è salodiano come me, e da bambino giocava con mia cugina Maria Grazia, figlia dei miei zii Celeste e Cecchino. Don Gabriele, come me, ama la buona tavola e come me è “leggermente” sovrappeso. Sua sorella gli metteva attaccati al frigorifero molti biglietti, con un solo comandamento: “Non mangiare”. Ma temo che don Gabriele non l’abbia rispettato, anche perché il suo motto è: “Mèsse cürte, majade longhe.”
Don Gabriele è la simpatia fatta persona. Ho il piacere di incontrarlo nella bella chiesetta di Limone all’incontro con i “vecchi” curati: poi si ferma sempre al “Morso46” di Maurizio Martini a mangiare lo spiedo…Quando ti siedi a tavola con lui, dispensa pillole di saggezza alternate a battute sulla vita dei sacerdoti ed a gustosi aneddoti. Temo che non diventerà mai Monsignore come il bravo don Carlo Tartari, vicario episcopale per la Pastorale ed i Laici. Ma don Gabriele si accontenta di essere come Sant’Uberto, il patrono dei cacciatori! Auguri, grande parroco di Bedizzole!
Infine Giovanni Goffi (che ringrazio) mi informa che Fabio Danieli e Marco Endrizzi, due miei simpaticissimi ex alunni di Mocasina, hanno festeggiato i 50+1. Ho un ricordo indelebile di loro e di tutta la classe. Fra le tante cose, avevamo realizzato una storia di Pinocchio in diapositive, grazie alle belle immagini dell’amico Antenore Taraborelli. Fabio e Marco interpretavano il Gatto e la Volpe, e mi hanno inviato la foto di ieri e di oggi: il vostro vecchio maestro vi augura un mondo di bene!
Alcuni eventi:
* oggi, domenica, a Gavardo Oratorio, Parrocchia e Caritas organizzano la Raccolta Viveri per aiutare le tante persone in difficoltà (alimenti a lunga conservazione: pasta, riso, scatolette, sughi, biscotti, farina, latte, zucchero, caffè, olio…) i ragazzi passeranno di casa in casa, i prodotti si possono consegnare alla Caritas o alle Messe mattutine in chiesa parrocchiale
* questa mattina a San Felice al Santuario della Madonna del Carmine gli Alpini della “Monte Suello” si riuniscono in occasione del Giubileo per ottenere con la visita e la preghiera l’indulgenza giubilare, accompagnati dalla Fanfara del Gruppo Alpini di Salò e dalla Fanfara Valchiese di Gavardo
* oggi a Villanuova nell’Auditorium Duse ore 16 il Nodo Teatro presenta “Il califfo cicogna” spettacolo per bambini e famiglie, regia di Raffaello Malesci (posto unico € 6,50 adulti e bambini)
* oggi a Gavardo alla Scuola di Musica Corpo Musicale Viribus Unitis, via G. Quarena 77 ore 17 concerto di pianoforte eseguito dal Maestro Fabio Mancini musiche di Beethoven, Chopin e Listz) ingresso libero fino ad esaurimento posti
* oggi a Villanuova nell’Auditorium Garda Sala “E. Duse” ore 20 film “Green Border” per il Cineforum “Pratiche di pace” presentato dall’Ass.ne culturale “larosaelaspina” (ingresso gratuito, info 334.1405014 / larosaelaspina@gmail.com)
* martedì a Roè Volciano in Auditorium ore 17.30 per l’Università del Tempo Libero “Nutrizione consapevole: salute e benessere attraverso la nutrizione” con la Dott.ssa Elena Camerini Nutrizionista
* mercoledì a Sopraponte all’Oratorio P. G. Frassati dalle 14.30 alle 16 “Corso sulla prevenzione delle truffe” promosso dall’Amm.ne Comunale e condotto dal Corpo di Polizia locale (info Elide 347 8580827)
* mercoledì a Gavardo al Centro Sociale dalle 14.30 alle 17 “Cura la piantina” con la simpatica Marenza (info Anna 0365.32522)
* giovedì a Soprazocco all’Oratorio S. Luigi Gonzaga attività al Punto d’Incontro (info Pierino 340 3332823)
* giovedì a Gavardo in Biblioteca Letture per famiglie con bambini a cura delle lettrici volontarie di Nati per Leggere: ore 16 (0-3 anni), ore 16.30 (3-6 anni), (info 0365 377463 biblioteca.civica@comune.gavardo.bs.it)
* giovedì a Gavardo in Biblioteca ore 20.45 presentazione del libro “Una medicina che penalizza le donne” di Silvio Garattini e Rita Banzi (Istituto Mario Negri) che dialogherà con Sara Chiodi (per “Donne per le donne”, ingresso libero, info Ufficio Cultura 0365 377462 cultura@comune.gavardo.bs.it)
* venerdì a Paitone nella Sala Polivalente ore 18.30 “Israele e Palestina: radici del conflitto ed i possibili scenari di pacificazione” col Prof. Paolo Maggiolini dell’Università Cattolica di Milano (per la rassegna «Historia Mundi - Le radici del presente»)
* venerdì a Salò al Cinema-Teatro Cristal ore 20.30 “Tecnologia e cervello in crescita: salvaguardiamo bambini e ragazzi nell’universo digitale” con Alberto Pellaio medico, psicoterapeuta, ricercatore universitario e saggista (incontro gratuito per la rassegna “Genitori al centro”, per prenotare https://fondazioneintro-genitorialcentro24-25.eventbrite.it )
* domenica a Villanuova nell’Auditorium Garda Sala “E. Duse” ore 20 film “Fremont” per il Cineforum “Pratiche di pace” presentato dall’Ass.ne culturale “larosaelaspina” (ingresso gratuito, info 334.1405014 / larosaelaspina@gmail.com)
* domenica a Villanuova al Cine-Teatro Corallo ore 17 e ore 20.30 “Susan e il Libro Magico” favola danzante nell’Universo Disney, spettacolo musicale ideato dal gavardese Enrico Bertoldi, con i ballerini della Candies' Academy (coreografie di Alessandra Dolcetti)
Ci sentiamo la settimana prossima, a Dio piacendo. W il Chiese!
maestro John
Nelle foto:
1) La Banda Bassotti dei fumetti di Disney
2) Anna Devoti accanto al figlio Gian Paolo Goffi nel giorno della Prima Messa a Gavardo (giugno 1986)
3) Marcella Melgari e Giuseppe Perini il giorno delle nozze
4) Un bel gruppo di nipoti di Marcella e Giuseppe (grazie per le foto a mio nipote Stefano Avanzi)
5) Teresa Goffi con alcuni volontari di “Gavardo pulita è più bella”
6) Mio nipote Romualdo a Carnevale in una posa francescana
7) Don Gabriele Banderini con una maglietta aderente
8) I miei simpatici ex alunni di Mocasina Fabio Danieli e Marco Endrizzi interpretano il Gatto e la Volpe prima e oggi (grazie alla mia amica maestra Sara Ragnoli per il “montaggio”).