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mercoledì, 14 agosto 2024 Aggiornato alle 08:00Blog - Un pesce al giorno

Sotto la pianta

di Elio Vinati

Sotto la pianta, la trota canta, scusate, bolla. Eh sì, perché anche in quota, come nei fiumi del piano, le trote più belle spesso 'bollano' all'ombra di una pianta, i cui rami rendono il lancio della nostra mosca secca molto difficoltoso

 

Mi trovo nell'ambiente da me preferito: un tortuoso torrente alpino che attraversa una vallata da esso stesso forgiata nei millenni. 

 

Fario selvatiche e ruspanti trovano il loro habitat naturale, pronte a ghermire ogni cosa caduta accidentalmente in acqua, ma veloci a scomparire al minimo segnale di pericolo. 

 

Prediligo l'utilizzo di classiche mosche da caccia, come la ben nota 'royal wolf' (da me costruita al morsetto durante le lunghe notti invernali) su ami del nr.12 e 10, ami di dimensioni generose al fine di stimolare la voracità dei salmonidi. 

 

Ritengo basilare comunque la posa dell'artificiale sulla pellicola d'acqua, la quale non deve essere troppo violenta, pena la fuga spaventata del salmonide. 

 

Mentre osservo l'allettante spot di pesca dinanzi a me, scelgo come obiettivo primario, la lenta corrente che scorre proprio sotto quei rami; dopo qualche tentativo ecco la 'passata' corretta e la mosca artificiale sparisce poco dopo in un gorgo quasi impercettibile, ferro con i tempi giusti e intuisco da subito che si tratta di una fario di buone dimensioni (a questa quota). 

 

Il salmonide lotta e combatte con ogni fibra dei suoi muscoli e la potenza delle sue pinne avvezze a contrastare l'impervia corrente del torrente. Che spettacolo. 

 

Dopo il rilascio rivivo nella mia mente ogni singolo momento, emozioni vere. 

 

Non vedo l'ora di incontrare altri alberi che protendono i loro rami lungo fiumi e torrenti, alla ricerca della big. Alla prossima avventura.... 


 

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