Una Marcia globale contro il cambiamento climatico
Domenica 29 novembre, il giorno prima dell’apertura dei negoziati sul clima che si tengono a Parigi sotto l’egida delle Nazioni Unite, i cittadini di tutto il mondo daranno vita alla Marcia Globale per il Clima.
Fra le tante iniziative a livello locale, in Valle Sabbia ce ne sarà una a Gavardo a cui hanno aderito le amministrazioni comunali di Gavardo, Muscoline e Vallio Terme, le parrocchie e gli oratori dei tre paesi, l’Istituto comprensivo e la scuola parrocchiale di Gavardo, e numerose associazioni sensibili ai temi ambientali (Alpini, gruppi di Protezione civile ecc.).
I partecipanti si ritroveranno alle 14 presso gli oratori di Gavardo, Sopraponte, Soprazocco, Muscoline e Vallio Terme per poi recarsi in tre punti di Gavardo da dove prenderà il via la Marcia. Gavardo dall’oratorio, Sopraponte e Vallio nel parcheggio di via Falcone (centro Cristallo), Soprazocco e Muscoline in piazza Aldo Moro (piazzale mercato).
Da questi punti prenderà il via la Marcia che si concluderà presso il centro sportivo di Gavardo. I partecipanti sono invitati a portare un “cuore verde”: saranno premiati i cinque cuori più originali.
La COP21, che inizia a Parigi il 30 novembre, è la Conferenza Onu sui mutamenti climatici più importante del decennio. I governi di oltre 190 paesi devono sottoscrivere un nuovo accordo globale sul clima che consenta di limitare il riscaldamento globale almeno al di sotto di 2°C (meglio 1,5°C) e acceleri la transizione verso la decarbonizzazione. A questo scopo, deve prevedere anche il sostegno finanziario ai paesi più poveri, in particolare per quanto riguarda la riduzione delle emissioni e l’adattamento ai cambiamenti climatici già in corso.
La questione climatica è strettamente intrecciata con le migrazioni, le guerre e i drammatici eventi che scuotono il medio oriente, l’Europa e il mondo intero. E’ la partita della gestione delle risorse e rappresenta l’occasione per definire un nuovo scenario energetico e un nuovo modello di sviluppo che punti alla tutela del bene comune e delle risorse naturali.
Anche il mondo cattolico è fortemente impegnato in questa sensibilizzazione, e numerosi sono stati gli appelli in questo senso di Papa Francesco.
Occorre “compiere ogni sforzo perché ai tavoli in cui si cerca il modo per risolvere l'unica e complessa crisi socio-ambientale possano far udire la propria voce i più poveri, tra i Paesi e tra gli esseri umani”. È questo il “pressante invito” rivolto dal Papa ai potenti del mondo alla vigilia della Conferenza Internazionale di Parigi.
“È anche questo - ha scandito Francesco - un dovere di giustizia ambientale”. In merito, il Pontefice ha anche ribadito un concetto contenuto nella sua recente enciclica “Laudato si”: “oggi la nostra Madre Terra è tra gli esclusi che gridano al Cielo”.