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mercoledì, 19 agosto 2015 Aggiornato alle 19:33Giudicarie

Rsa nel mirino

di Redazione
Ispezioni della Guardia di Finanza nelle Case di riposo della valle del Chiese, fra Pieve di Bono e Storo. Si controllano le modalità di affidamento dei lavori di manutenzione

Nei giorni scorsi, un nucleo di Fiamme Gialle ha fatto visita alle due strutture per anziani sequestrando del materiale inerente appalti compiuti negli ultimi anni.
La presenza degli agenti delle Fiamme Gialle fra Pieve di Bono e Storo è da ricondurre all’inchiesta iniziata lo scorso febbraio, quando i militari si sono presentati per la prima volta negli uffici di Condino, per poi tornare in aprile con un secondo sequestro.

Gli accertamenti sarebbero scattati
dopo la presentazione di un esposto indirizzato alla Corte dei conti ed è proprio dalle indagini affidate dalla magistratura contabile agli uomini del Nucleo di polizia tributaria sarebbero emersi possibili profili di natura penale, che hanno dato il via anche ad una inchiesta della procura di Trento.

I reati ipotizzati sono la turbativa d’asta e l’abuso d’ufficio.
In particolare gli inquirenti vogliono verificare se le procedure di affidamento dei lavori siano state eseguite in modo corretto. Intanto si sa che ci sono due indagati che sono il direttore della struttura Matteo Radoani, accusato di turbativa d’asta, oltre che di abuso d’ufficio e falso ideologico, e l’ingegner Salvatore Moneghini, progettista delle opere.

Ovviamente le accuse sono ancora tutte da dimostrare
ed in linea teorica potrebbe essere coinvolto l’intero consiglio di amministrazione.
Ora le Fiamme Gialle hanno allargato le indagini coinvolgendo le Rsa di Pieve di Bono e di Storo, in quanto ci sarebbe un manutentore che lavora per tutte le tre strutture.

Si tratta di opere realizzate con soldi pubblici, che nella maggior parte dei casi sarebbero di poche migliaia di euro, quindi spesso al di sotto della soglia per la quale è obbligatoria la gara d’appalto.

Fonte: L’Adige



 

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